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M5S Piazza Armerina: Indispensabile salvare l’Ospedale “Chiello” da un Management inadeguato

ospedale chiello 2

ospedale chiello 2Riceviamo e pubblichiamo:

Il Meetup Grilli Armerini – Movimento 5 Stelle di Piazza Armerina-, ha partecipato all’incontro organizzato dal Comitato Cittadino per la difesa dell’Ospedale Chiello, tenutosi Venerdì 9 Ottobre 2015 presso il Circolo di Cultura di Piazza Armerina.

È necessario salvare l’Ospedale Chiello, insieme alla sanità degli abitanti del territorio che da secoli se ne servono.

L’Ospedale Chiello va salvato prima di tutto dalle mani dei vertici aziendali nominati e perpetuati dai partiti politici siciliani che da più decenni se ne sono serviti per baratti elettorali, assunzioni, avanzamenti di carriera, posizionamenti di operatori, funzionari, dirigenti in stretta correlazione con interessi economici privati.

Il Meetup del M5S di Piazza Armerina denuncia l’inadeguatezza della politica sanitaria ospedaliera siciliana, costruita su interessi diversi da quelli della popolazione siciliana.

La programmazione e l’organizzazione della rete ospedaliera Siciliana e del territorio (D.A. 14/1/2015 e il piano aziendale “B” ASP 4) infatti non tiene conto:

1) né dell’organizzazione della rete per il trasporto dei pazienti in urgenza ed emergenza (ambulanze, 118, elisoccorso);

2) né della rete dei punti di primo intervento, totalmente ignorati dalla programmazione regionale ed aziendale ma essenziali per salvare delle vite umane;

3) né delle reali condizioni delle vie di comunicazione stradale e dei tempi di trasporto e ricovero dei pazienti;

4) né del recente Regolamento della legge Balduzzi D.M. n. 70 del 2/4/2015.

5) né della risoluzione n. 46 / 2015 della VI Commissione della Regione Siciliana secondo cui prima di procedere ad eventuali accorpamenti di Unità Operative Complesse degli Ospedali Riuniti (subordinati ad autorizzazionedell’Assessorato, sentita la VI Commissione) si deve tener conto di quanto stabilito dalla Regione Siciliana per la rete ospedaliera territoriale, degli eventuali effetti negativi sui Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), sulla qualità dei servizi resi ai cittadini, della dislocazione geografica, logistica e territoriale disagiata e dei collegamenti viari difficili.

A tutto questo si aggiunge la scandalosa presentazione da parte dei vertici dell’ASP di Enna del Piano “B” Aziendale, che risulta essere in totale contrasto ed in violazione delle previsioni regionali contenute nel Decreto Assessoriale del 14 Gennaio del 2015 le cui norme sono invece obbligatorie e vincolanti per tutte Aziende Ospedaliere Provinciali (ASP).

Lo stravolgimento delle previsioni regionali in materia di numero di reparti (unità operative complesse e semplici), delle discipline e specialistiche, dei posti letto, è una gravissima lesione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), cioè del diritto alla salute sancito dalla Costituzione.

Il Meetup Grilli Armerini- Movimento 5 stelle di Piazza Armerina- denuncia l’assenza di ben 14 Sindaci su 20 alla Conferenza dei Sindaci del 24 Settembre 2015 durante la quale è stato presentato sia il piano aziendale“A” sia il piano “B” dell’ASP 4 Enna.

Il Piano Aziendale “B” va quindi annullato e rimosso immediatamente per la sua evidente e straordinaria pericolosità per la salute e la vita delle persone.

Inoltre, in attesa di un nuovo piano aziendale, per i beni e i macchinari dell’Ospedale Chiello va scongiurata la possibilità di trasferimento in altri ospedali.

Infine, prive di fondamento logico (secondo quanto riferito nell’incontro di Venerdì) appaiono le “giustificazioni” dei vertici aziendali circa il tetto di spesa massimo per il personale -stabilito dalla Regione Siciliana- come “causa” del ridimensionamento degli Ospedali di Piazza Armerina e di Leonforte. Infatti, se con circa 96 milioni di Euro l’ASP ha potuto gestire il 2014, ben potrà farlo adesso con 6 milioni di Euro in più.

Il Meetup del M5S di Piazza Armerina è già schierato a difesa dell’Ospedale Chiello e pronto a cooperare ed intraprendere tutte le iniziative non demagogiche in difesa del diritto alla salute, con efficaci e rapidi interventi sul piano legale, coinvolgendo prima di tutto i cittadini, coordinandosi con comitati, associazioni, ed istituzioni.

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