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La piccola Casa della Misericordia di Gela dormitorio per i poveri

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La Piccola Casa della Misericordia di Gela fondata anni fa sotto l’impulso di Papa Francesco, ricorda che, nel novembre scorso, è stato inaugurato il dormitorio per le persone senza tetto, presso il Convento dei Padri Agostiniani che hanno lasciato la città per mancanza di vocazioni. Già varie persone, circa 15 italiani e vari di altre nazionalità, hanno trovato alloggio e vivono con don Lino di Dio (foto), fondatore della Piccola Casa e rettore della Chiesa di Sant’Agostino di Gela. «Desidero ricordare – afferma don Lino – che nel Convento di Sant’Agostino, c’è la possibilità di ospitalità gratuita notturna e di pasti caldi per i fratelli indigenti. Questa opera nata come frutto del Giubileo della Misericordia è aperta a tutti 24 su 224 ore ed è gestita solo dalla Divina Provvidenza, da privati che sostengono le nostre attività e dal lavoro che giornalmente i 120 volontari svolgono gratuitamente come assistenza domiciliare, centro di ascolto, mensa, distribuzione pacchi alimentari e vestiario, recupero scolastico e dormitorio. Ci stiamo attivando per inaugurare un poliambulatorio medico per le oltre 600 famiglie che assistiamo e per tutti coloro che chiederanno». Continua il giovane sacerdote: «La maggior parte di noi è al caldo delle proprie case. Ma tanti, invece, sono costretti a dormire per strada, al freddo, esposti a pericoli e intemperie, rischiando la vita. Soli e isolati. Sono gli invisibili della nostra città. Sono le “vite di scarto” di un mondo che esclude e che non possiamo ricordare solo quando questi nostri fratelli, ognuno con la sua storia e dignità, muore di freddo perché non c’è nessuno che si occupi di loro.Attiviamoci tutti per dare loro un tetto e far sentire il calore di un abbraccio fraterno, soprattutto in questi giorni di gelo. Chiediamo a tutti di segnalare o di accompagnare questi nostri fratelli presso la nostra Piccola Casa della Misericordia sita in piazza Sant’Agostino. Ringrazio tutti coloro che ci sostengono e che ci aiuteranno a continuare questo servizio per i “piccoli”, prediletti del Signore».

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