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La Magistratura, quasi sempre puntuale: editoriale di Angiolo Alerci

legge

In occasione delle recenti elezioni  svoltesi negli Stati Uniti, in un mia nota pubblicata il 1° novembre scorso  su diversi giornali on line e inserita anche  nel mio secondo volume del libro “ Cronaca e riflessioni sulla politica  italiana”, così scrivevo:

E’ di questi giorni la notizia che l’F.B.I., alla  vigilia delle elezioni americane, ha   reso noto documenti che possano configurare comportamenti non regolari tenuti dalla Clinton nel corso del suo mandato di Segretario di Stato.”.

Notizia che turbò molto l‘elettorato e, anche se nel giro di pochi giorni venne sostanzialmente ridimensionata, contribuì a determinare la sconfitta elettorale della Clinton.

Nella stessa nota avevo fatto richiamo al famoso avviso di garanzia notificato a Berlusconi, mentre presiedeva a Napoli  un importante simposio internazionale, avviso che poteva benissimo essere notificato il giorno dopo a Roma, che riguardava fatti  per i quali il Presidente Berlusconi  venne regolarmente prosciolto.

Ricordavo, pure, la  vicenda  incorsa il 14 maggio 2011 al francese Dominique Strauss Kahn , Direttore  Generale del Fondo Monetario Internazionale, probabile candidato favorito alle elezioni del Presidente della Repubblica francese, arrestato per fatti, nel giro di pochi mesi risultati infondati, ma che determinarono la sua non partecipazione alle elezioni,

E’ di questi giorni la notizia che, sempre in Francia, il candidato Francois Fillon ,favorito dai sondaggi nell’ elezione del Presidente della Repubblica che si svolgerà prossimamente,  ha ricevuto  un avviso di reato  che ha creato fastidio e scompiglio e che , come avvenuto in America, potrebbe cambiare sia il destino della Francia che quello dell’Europa.

Per non essere diverso dagli altri nella tempistica, anche il nostro paese alla vigilia delle primarie del P.D., che certamente determineranno  quale futuro ci sarà riservato, ha indiziato di reato il padre di Matteo Renzi aggravando la già pesante situazione sia all’interno del partito che nei rapporti con gli altri.

Senza voler entrare nel merito dell’azione giudiziaria, speriamo che qualcosa si trovi, per non consacrare  ancora una volta che interventi intempestivi esterni, spesso ad orologeria, possano continuare a condizionare il regolare funzionamento dello Stato.

Per noi  è  già sufficiente il danno continuamente provocato dalle discutibili decisioni della nostra Corte Costituzionale.

angiolo alerci

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