Cultura

il nuovo libro di Salvatore Presti “Castrogiovanni e i Chiaramonte – metamorfosi di un palazzo trecentesco”

monumenti-da-visitare-enna-palazzo-chiaramonte

A breve nelle librerie si troverà il nuovo libro di Salvatore Presti “Castrogiovanni e i Chiaramonte – metamorfosi di un palazzo trecentesco”, editrice La Moderna.

Si tratta di una monografia, ampia e articolata, corredata da molte foto pazientemente reperite, su uno dei principali monumenti cittadini dopo il Castello e la Torre: il palazzo Chiaramonte. Sito nel cuore della città, in pieno centro urbano, è rivolto a nord sulla vallata che guarda Calascibetta, a sud sulle piazze Vittorio Emanuele e Scelfo.

img023E’ uno dei tenti superbi manieri costruiti tra il XIII e XIV secolo dalla nobile potente famiglia dei Chiaramonte, di origine normanna, che fu coi Ventimiglia a capo della fazione latina in contrasto con quella catalana dei Chiabrera. Nel 1392, quando l’ultimo rampollo della casata fu tradito, sconfitto e giustiziato dal re aragonese Martino il Vecchio, i suoi beni furono confiscati.

Potendosene disporre, il palazzo ennese fu allora trasformato in convento francescano e, in seguito alla confisca dei beni ecclesiastici, in biblioteca, in tempi più recenti in scuole e uffici, fino alle ultime trasformazioni: la galleria civica (ex garage Sais), l’ampia sala Cerere (ex aula Corte d’Assise), la raffinata sala Proserpina (ex tribunale).

Salvatore Presti, geometra, già dirigente tecnico del Comune, pubblicista, kiwaniano, accademico perguseo, ha scritto nel 2013 l’apprezzato saggio “Enna – Il filo della memoria”, un testo piacevole tra storia e cronaca cittadina.

Anna Maria De Francisco

In alto