All News

Enna: Sindaco Dipietro “Chi ha paura delle riforme intraprese?”

20170310_223325

Enna: Dichiarazione del sindaco di Enna

Intervengo nel dibattito che si è sviluppato in questi giorni per qualche chiarimento che credo doveroso. Innanzitutto, io non ho mandato via nessuno!

All’esito di un confronto con i consiglieri e gli assessori della coalizione di governo cittadino, preso atto che l’esperienza civica era finita avendo in tanti (non io) deciso di entrare in movimenti o partiti politici, mi è stato detto dal rappresentante della lista Enna Rinasce che la fine dell’esperienza civica avrebbe dovuto comportare la fine della mia amministrazione. A quel punto, non avendo alcuna intenzione di dimettermi, non potevo non prendere atto dell’impossibilità di proseguire la collaborazione con i rappresentanti della lista Enna Rinasce che ringrazio per il contributo dato all’azione di governo. L’esperienza civica nata nel 2015 per mettere insieme tante sensibilità diverse con lo scopo di offrire alla cittadinanza una prospettiva di governo capace ed onesta è finita con la scelta della lista Amare Enna, o di chi parla per essa, di uscire dalla coalizione di governo e di proclamare, quale messaggio neanche troppo subliminare da recapitare a qualcuno, la mozione di sfiducia. Prima, l’Altra Città si era trasformata in Sicilia Futura e vari esponenti della coalizione, di destra e di sinistra, si erano progressivamente avvicinati a partiti politici, magari lavorando a prossime candidature. In tutto ciò non v’è nulla di male, ma non può certo parlarsi ancora di esperienza civica. A dispetto dei rumors, io non ho fatto scelte di partito, anche per la consapevolezza di essere stato il candidato di una coalizione che, come il capitano di una nave, ha il dovere di scenderne per ultimo. Dell’esperienza civica rimane comunque la cosa più importante: un programma di governo, anzi un progetto di cambiamento radicale, nel merito e nel metodo dell’azione di governo cittadino. Un progetto proposto ai cittadini e da loro premiato con il voto. Un progetto che ha visto per la prima volta un’amministrazione locale condurre battaglie a favore dei cittadini, non più considerati “polli da spennare” per mantenere gestioni di servizi pubblici costose e inefficienti. Abbiamo chiuso l’esperienza dell’ATO Enna Euno, regalo da più di 150 milioni di euro di debiti (che prima o poi pagheremo) e stiamo varando la nuova società comunale che ci darà un servizio migliore, garantendo anche la serenità economica dei lavoratori. Abbiamo sospeso le partite pregresse che incidono negativamente sulle bollette idriche, già tra le più care d’Italia. Grazie all’impegno dell’amministrazione, abbiamo messo in cantiere una serie di finanziamenti esterni che ammontano a diversi milioni di euro (16,6 per Agenda Urbana, 4,5 per il bando periferie, 1,5 per il contratto di quartiere, 1,5 per il viale Caterina Savoca) ed abbiamo impegnato risorse comunali prima inutilizzate e paralizzate nell’avanzo di amministrazione per quasi 2 milioni di euro per il solo 2017. Non sono uno sprovveduto e so che le guerre hanno sempre ragioni economiche, pur se ammantate da spinte ideologiche (iniziò Omero con l’onore di Elena). Anche in politica. Anche le mozioni di sfiducia. Ricompaiono vecchi e nuovi guerrafondai dediti a cercare intese per stoppare una stagione di cambiamenti, magari sull’altare di deliberati di partiti e di teleferiche mai nate (nel che si coglie tutta la differenza tra gli odierni narratori ed Omero). Io continuerò a percorrere la strada tracciata insieme alla maggioranza dei miei concittadini il 15 giugno 2015: quella del cambiamento, quella dell’apertura di una nuova stagione politico-amministrativa, quella della competenza e dell’onestà. Indico questo percorso anche agli alleati di Sicilia Futura, che mi hanno chiesto di indicare loro un percorso. Il percorso lo conoscete bene, lo abbiamo indicato insieme agli elettori quasi due anni fa. Era e rimane quello. Io non cambio strada, a prescindere dai compagni di viaggio. Ho un mandato popolare e lo rispetterò sino in fondo. Ed in fondo a quel percorso, a quel mandato popolare di chi voleva cambiare l’azione politico-amministrativa ad Enna, di chi voleva un sistema dei rifiuti efficiente che non producesse centinaia di milioni di euro di debiti che ricadranno sulle nostre teste, di chi voleva un servizio idrico trasparente e meno caro, di chi voleva opere pubbliche utili alla Città e non progetti faraonici utili a pagare solo qualche parcella, in fondo a quel percorso non ci saranno le mie dimissioni. Ai consiglieri di opposizione che le chiedono, rispondo che l’azione amministrativa della mia giunta è, per le poche cose che ho detto e per le tante che ricorderò ad iniziare dal dibattito in consiglio di lunedì prossimo, ampiamente positiva e che comunque i giudizi si danno alla fine di un mandato quinquennale che è il tempo che la legge concede alle amministrazioni per realizzare i programmi su cui hanno chiesto il voto. Cessazione anticipate hanno tanto l’aria del disperato bisogno di qualcuno di arrestare un’azione di riforma prima che si compia. Chi ha paura della riforma di quei sistemi ? A qualcuno tra i consiglieri che che mi hanno sostenuto sino ad ieri e che oggi mi fanno la stessa richiesta, ricordo che è stato eletto per contribuire a realizzare un programma, che si può contribuire in tanti modi e che io sono aperto a tutte le collaborazioni. A tutti i consiglieri comunali chiedo la cosa più banale. Siete stati eletti per migliorare le condizioni della nostra comunità. Non siete stati eletti per votare a favore o contro il Sindaco, né per obbedire a qualcuno, né per vendicarvi di qualcun altro. Siete stati eletti per fare gli interessi della collettività, fatelo. Facciamolo insieme.

Maurizio Dipietro – Sindaco di Enna

In alto