Cronaca

Enna, Operazione Nickname: estradato in italia Chiovetta Adriano Sebastiano,

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Farà rientro oggi, presso l’aeroporto di Roma Fiumicino, CHIOVETTA Adriano Sebastiano, elemento di spicco di una nutrita consorteria criminale siciliana, arrestato nel giugno 2013, a seguito dell’Operazione “Nickname”, condotta dal Commissariato di P.S. di Leonforte (EN) e dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Enna.

L’articolata attività di indagine, diretta dalla DDA di Caltanissetta, portò all’esecuzione di 43 arresti, tra cui 5 minori, di cui 26 ordinanze di custodia cautelare in carcere e altre 17 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari,   per traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.

IMG-20170324-WA0032CHIOVETTA, detto “u francisi”, fu per molti anni tra i più attivi collaboratori dell’organizzazione criminale, capeggiata da Cuccia Pietro; e, mentre si trovava in regime di arresti domiciliari, subito dopo la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Caltanissetta, fuggì in Francia.

Attraverso le risultanze investigative del Commissariato di Leonforte ed il coordinamento info-operativo condotto dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia – INTERPOL, della Direzione Centrale Polizia Criminale, con i propri collaterali, è stato possibile localizzare e procedere all’arresto del Chiovetta a Parigi, dando esecuzione al Mandato d’Arresto Europeo.

All’aeroporto di Fiumicino verranno espletate le formalità dell’arresto sul territorio nazionale presso l’Ufficio di Polizia di Frontiera Aerea, ed immediatamente dopo verrà associato presso la competente Casa Circondariale a disposizione dell’autorità giudiziaria siciliana

L’indagine, denominata “Nickname” per i soprannomi con i quali gli indagati erano soliti chiamarsi tra loro aveva permesso di acclarare come, nella zona nord della Provincia ennese (Agira, Leonforte, Nissoria, Assoro e Gagliano), il traffico di stupefacenti fosse il settore criminale più remunerativo grazie anche ad una forte e crescente “domanda” e come le locali associazioni criminali si fossero collegate, per la gestione del settore, a personaggi della criminalità, anche organizzata, catanese.

L’attività investigativa  partì  da una serie di intercettazioni telefoniche e ambientali, riprese video, che documentavano lo smercio di droga ai pusher. Nel corso delle investigazioni sono state intercettate conversazioni di numerosi tossicodipendenti che prendevano appuntamento gli spacciatori , trovandoli poi in possesso di droga in certi casi arrestandoli, denunciandoli oppure segnalandoli alla Prefettura come assuntori.

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