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Enna: Nota della Fit – Cisl su passaggio lavoratori Ato all’ SRR

netturbini

Enna – L’incontro di lunedì scorso con il Presidente della SRR, Dott. Glorioso altro non è che l’ennesimo nell’arco dell’ultimo mese che ha visto al tavolo diverse argomentazioni portate avanti dal Consiglio d’Amministrazione della SRR inerenti più l’elenco degli aventi diritto che non l’approvazione della dotazione organica, atti ben distinti per quanto paralleli tra di loro. Solo nel corso dell’ultimo incontro si è entrati nel merito della dotazione e del piano d’ambito che proprio di recente ha visto la sua approvazione da parte dell’Assessorato competente. Ne è nato un dibattito acceso che ha visto ancora una volta il rinvio da parte del Presidente a voler approvare definitivamente tali atti che certamente porrebbero una parola fine ad un percorso fin qui travagliato e pieno d’ostacoli. La FIT-CISL, conseguentemente a tale atteggiamento ostativo, ha infatti dichiarato che non intende più assistere a reiterati ritardi in merito all’applicazione della Legge 9/2010, ribadiamo del 2010, cioè 6 anni, una qualsivoglia figura istituzionale oltre alla carica, è il garante di quanto fatto e nello specifico non fatto in precedenza, la dottrina cambio per ripartire da zero e non far nulla, crediamo sia ben conosciuta; una legge appunto la legge 9/2010 , intesa come passaggio di tutto il personale avente i requisiti di legge alla SRR, considerato che la data di scadenza per tale passaggio è quella indicata dalla Regione Siciliana attraverso l’Assessore Regionale ribadendo con propria circolare che tale ritardo ostacola l’avvio operativo della società e quindi del nuovo sistema, mantenendo lo stato di criticità.

A seguito di quanto sopra esposto il Commissario Straordinario, Sonia Alfano, ha diffidato il CdA per la mancata approvazione della dotazione organica della stessa SRR entro il 25 novembre u.s., minacciando, trascorso tale termine, di procedere in forza alla vigente ordinanza di sostituirsi allo stesso CdA per definire tale adempimento. Per quanto concerne la questione delle ARO questo sindacato intende precisare che non è mai andato contro la legge che istituisce questo tipo do organizzazione ma bensì ha sempre chiesto di volerlo attuare secondo quanto previsto dalle normative vigenti visto e considerato che spesso si è ritrovato nei tavoli di concertazione con i singoli comuni che puntualmente hanno disatteso le legittime richieste fatte dalle OO.SS. e dalle R.S.U. determinando un utilizzo improprio di questo strumento di legge. Per avvalorare quanto detto , basterebbe leggere quante volte invece, in presenza di ARO a norma di legge, i sindacati si sono trovati a firmarne per loro competenza la nascita, sempre; è solo questione di ottemperare agli atti, alla legge, alle ordinanze, senza interpretazioni, che poi , visto l ‘esito delle SRR si fanno quasi soltanto ad Enna.

Il dottor Glorioso nella qualità di presidente della SRR dovrebbe preoccuparsi maggiormente di come molti suoi colleghi sindaci, che comunque sono soci quindi direttamente loro stessi corresponsabili, attraverso il mancato deliberato non versato (ad oggi più di 2.000.000 di euro), stiano aggravando ulteriormente un servizio incrementando una situazione di sofferenza che sfocia nel peggiorare un settore già da tempo in crisi. E stiamo parlando di deliberato, cosa che comunque stride con il fatto che i comuni, per legge, debbono pagare il reale costo del servizio, ma neppure il loro deliberato alcuni sindaci pagano. Il presidente Glorioso si preoccupi anche di impegnarsi di avviare nel più breve tempo possibile la riapertura della discarica di Enna e dell’impianto di compostaggio di Dittaino che certamente darebbero continuità alla filiera del servizio in provincia di Enna nonché certezze a tutti gli operatori con notevoli risparmi sull’intero costo del servizio .

I lavoratori tutti del comparto sono stanchi di attendere l ‘ottemperanza ed il rispetto della legge 9/2010 sul transito del personale, che viene puntualmente disatteso; il tutto aggravato dal mancato pagamento degli stipendi, a volte in alcuni casi anche per 7 mesi, e con tutto ciò quindi, senza certezze sul futuro nessuno può andare avanti per molto e nel settore le condizioni precarie si vivono da troppi anni, eppure nonostante ciò qualche mese fa i lavoratori hanno anche consentito di effettuare sostanziali abbattimenti delle loro retribuzioni che i sindaci non hanno mai tenuto in considerazione; soltanto il passaggio di tutto il personale avente i requisiti di legge potrà dare nuove certezze ai lavoratori e dare uno slancio a tale servizio. Dottor Glorioso I Sindacati e quindi questa O. S. Fit Cisl non vedono male la nascita delle ARO, come lei afferma, i Sindacati vedono male qualunque cosa vedano nascere fuori le norme e le combattono, i sindacati non vogliono il ritorno al vecchio sistema , vogliono che qualunque nuovo sistema sia lo specchio di ciò che emana la Regione Siciliana compresa la legge 3 del 9 gennaio 2013 di cui lei parla, lei la ottemperi e la faccia ottemperare, nei tempi che le ordinanze della Regione impongono, perché tutti noi in quanto cittadini o figure istituzionali dobbiamo ottemperare, e noi faremo il nostro ne stia certo; i Sindacati si preoccupano solo se le leggi emanate non si ottemperano, gli smantellamenti non ci fanno paura, che poi ci opponiamo al sistema ARO, SRR, è una sua opinione, infondo le chiediamo di far passare il personale dall’ATO con cui lavoriamo da anni, alla SRR, con cui vorremmo lavorare, per poi passare il personale stesso, secondo quella legge 3, che non cancella le precedenti leggi, alle ARO che si costituiscono a norma, cosa già fatta in Sicilia; non riusciamo a capire a cosa ci opponiamo. In ultimo avremmo voluto leggere che i Sindacati, la RSU, e l’ATO, hanno firmato un piano di tagli, al costo del lavoro come detto sopra, firmato e sottoscritto, leggiamo invece che i sindacati dovrebbero favorire un abbassamento delle retribuzioni, lo abbiamo già fatto , spiace non l’abbia detto, da molti mesi, si è firmato un accordo in merito, ne parlate solo oggi, sulla stampa, bastava e basta applicarlo. I Sindacati ci sono e ci saranno, così come la Regione Siciliana con le sue ordinanze, qualcuno manca e non siamo noi.

Il segretario provinciale Fit-Cisl Mario Stagno

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