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Enna: il gruppo consiliare PD rimanda al mittente le accuse del M5S

comune agira

A seguito del comunicato a mezzo stampa del Movimento 5 Stelle in ordine all’approvazione del bilancio si puntualizza quanto segue:

Può essere più che comprensibile il senso di amarezza dei consiglieri del Movimento 5 Stelle in ordine allo svolgimento dei lavori d’aula che hanno portato all’approvazione del bilancio previsionale per l’anno 2016, quello che però non è condivisibile è l’attacco strumentale mosso al gruppo del Partito Democratico in riferimento alla bocciatura degli emendamenti presentati dal Movimento. Si ritiene, pertanto, di dover fare qualche precisazione.

Secondo i consiglieri comunali del Partito Democratico l’intera manovra finanziaria proposta dall’amministrazione comunale era viziata da alcune anomalie tecniche che producevano un aumento ingiustificato dei costi per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, tale aumento rischiava, nonostante fossero state incrementate le entrate secondo una fantomatica lotta all’evasione ed all’elusione, di ripercuotersi in modo esponenziale per i successivi anni, avendo come risultato finale l’incremento del costo e non una diminuzione. Tutte queste criticità sono state rappresentate sia all’amministrazione che agli uffici i quali non intendevano arretrare rispetto alle scelte consumate. Il gruppo del PD non ha inteso avallare questa proposta sià dal punto di vista tecnico che politico. In primo luogo perché avrebbe generato una caterva di ricorsi che avrebbero sortito un effetto disastroso sia per le casse comunali che per gli operatori del servizio, i quali rischiavano di non percepire le relative spettanze con tutte le complicanze del caso.

In secondo luogo, in quanto, un aumento del costo del servizio avrebbe avuto inevitabili ripercussioni per l’economia delle famiglie ennesi, le quali già pesantemente vessate non avrebbero mai accettato un incremento dei tributi a fronte di un servizio pessimo, che ha ridotto la città ad una discarica a cielo aperto con conseguenti problemi igienico-sanitari. Rispetto a tutte queste criticità il Movimento 5 Stelle non ha battuto ciglio, avallando l’azione deleteria dell’amministrazione e dichiarando che avrebbe votato favorevolmente la manovra finanziaria, rendendosi complice di un fallimento politico e amministrativo. Il gruppo del PD pur di salvaguardare l’interesse della città era pronto ad azioni forti. Questa si chiama assunzione di responsabilità, di cui il M5 Stelle risulta orfana, così come risulta orfana dell’autonomia di pensiero la quale  è sempre stata asservita al capo Beppe Grillo. La “questione” inerente la salvaguardia degli interessi di parte, peraltro ripetuta con le stesse parole usate dal Sindaco, è smentita nei fatti in quanto se ciò fosse stato vero avremmo compiuto scelte diverse per quanto concerne l’acqua ed i rifiuti. Infine gli emendamenti proposti dal M5 Stelle sono stati bocciati in quanto forieri di una marcata scorrettezza ed isolamento politico. Vi sono questioni importanti come la bonifica dell’amianto in città, la bonifica e l’analisi dei pozzi adiacenti la discarica di Cozzo Vuturo, la messa in sicurezza del palazzo dei Benedettini e non delle Benedettine (in riferimento all’ordine monastico di San Benedetto da Norcia) che trattate in sede di 4^ commissione hanno trovato la condivisione di tutte le forze politiche, adducendo un risultato politico pieno. Per questo motivo abbiamo bocciato tali emendamenti e riproposti in toto, affinchè il M5 Stelle comprenda che le questioni che hanno rilevanza per la salute e l’incolumità pubblica tanto più sono condivise, tanto più è la forza con cui si assumono le relative determinazioni. Da questo si evince che chi ha “rubato” se mai si può rubare in tal senso, non è il gruppo del PD ma il Movimento 5 Stelle. Inoltre ritengo che ciò che bruci particolarmente a questi signori sia il fatto che il PD abbia azzerato completamente il capitolo afferente gli incarichi e le consulenze a cui i consiglieri Solfato e Frattalemi risultano particolarmente sensibili. Concludo affermando che la partita giocata sul bilancio dimostra ancora una volta l’approssimazione con cui i consiglieri pentastellati conducono la propria azione politica fatta di proclami e accuse gratuite, a cui il sottoscritto e il gruppo consiliare del Partito Democratico risponde con forza e determinazione.

 

Paolo Timpanaro

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