Cultura

“Emozioni e sentimenti in versi”, emozionante antologia poetica di Angela Rindone

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  Docente in pensione, nativa di Leonforte, paese dove ha compiuto gli studi e risiede l’amato fratello Gaetano, detto Nino, la poetessa Angela Rindone vive a Catenanuova. È autrice di poesie e di testi teatrali pubblicati in antologie, agende e sito web di Pagine, casa editrice romana.

  Con le sue emozionanti poesie, attraverso la rappresentazione di ansie e dolori, giunge alla scoperta della bellezza radiosa e spettacolare della natura che dona conforto alle irrequietezze della quotidianità. In lei, forte e palpitante, è l’attaccamento ai valori e ai principi della vita: amore per la pace, per la giustizia e la coerenza.

  L’ultima sua antologia, edita da Pagine, ha il titolo, per l’appunto, “Emozioni e sentimenti in versi”,.che, a dire dell’autrice, “è la prima pubblicazione in versi di 74 componimenti scritti nell’arco di circa venticinque anni” e si compone di tre sezioni: “emozioni”, “natura” e “la mia vita”, che corrispondono ad una fase specifica della sua vita.

  La prima sezione è legata alle emozioni, alle illusioni, all’amore, ala coerenza, alle speranze che contraddistinguono l’essere umano in generale lungo l’arco della propria vita. In “Un posto al sole”, infatti, pur se delusa e turbata dalla vita, pensando e ripensando ai sogni svaniti, dinanzi al sole che sorride con i suoi raggi luminosi, vuole “un posto al sole, respirare aria pura e vivere per la pace su questa nostra terra”. Ne “Il fiore della speranza”, si augura che il vento di primavera porti lontano, come petali di rosa, i suoi ricordi, le sue illusioni, i suoi sogni, per formare “un nuovo fiore, il fiore della speranza” che porterà al “mio cuore altre illusioni, altri sogni, altre emozioni”.

  La seconda sezione ha come tema dominante la natura siciliana, mitica e agreste ed è composta da inni all’Etna, al mandorlo in fiore, alle meravigliose coste di mare. Nella lirica “Crepuscolo”, pur se “l’aria è scura, triste la natura e l’uomo pensoso”, lei vedendo le nuvole e un po’d’azzurro, una pennellata di luce e di colore, avverte “la pace nel cuore, la speranza di tempi migliori e di nuovi grandi amori”. Ne “Il Mandorlo fiorito”, al primo tepore di primavera “quel mandorlo stecchito all’angolo del mio giardino è già tutto fiorito” e un canarino posandosi su un ramo “intona lodi d’amore a Dio, nostro creatore”. Tra le poesie più emozionanti di questa sezione ricordiamo “Sicilia mia”, che dall’alta cima d’un monte le appare “stupenda, tutta colorata e vestita a festa”, in cui “vedo intorno il grande amore di Dio, scolpito nel mio cuore”.

  La terza sezione è un excursus della sua vita, dal dolore della perdita del padre e dei familiari più cari, alle gioie legate alla maternità, alla paura per una malattia che minacciava di staccarla dalla vita e dalla sua famiglia. Nella poesia “A mio padre”, infatti, ricorda il giorno della sua morte quando l’aspettava invano e seppur passati gli anni non hanno cancellato “il disperato dolor di una bambina che cerca ancor invano il tuo volto amato”. Con la lirica “Altalena”, “un’altalena appesa ai rami d’una frondosa pianta d’ulivo”, quando tanti sogni di lei bambina sono rimasti nella sua mente, si spingeva sempre più in alto fino a toccare il cielo con il cuore. Ne “L’amica vera”, la mamma, “una perla rara”, “potrai sempre poggiare sulle sue spalle la tua testa” perché “i tuoi problemi capirà sempre. Il suo cuore batte per te”.

  L’antologia poetica si conclude con l’ultimo, immenso dolore e senso di vuoto legato alla scomparsa dell’amata e adorata sorella, compagna di una vita segnata dalla perdita prematura del loro padre, dalla guerra e da tante altre paure e gioie “che ci hanno indissolubilmente legate e con un inno al mistero della vita, rasserenato dalla presenza misericordiosa e benevola di Dio”.

  Il volume, che ha riscosso apprezzamenti lusinghieri di critica e di pubblico in tanti paesi, in molte scuole e in diversi ambienti culturali, tra cui il Circolo di Compagnia di Leonforte, esprime con rara efficacia poetica e sensibilità umana questi intramontabili, sempre eterni valori universali.

  Di fronte ad una realtà in cui predomina la debolezza dell’animo umano e una generazione di giovani asserviti ai social network senza aver una sufficiente cultura umanistica e scientifica, per la poetessa Angela Rindone la poesia diventa un toccasana per far rinsavire le coscienze e far rinascere nel cuore dell’uomo l’amore, la fede e la speranza.

  La brava e addottrinata autrice dell’antologia poetica “Emozioni e sentimenti in versi”, ha, infatti, sperimentato dolori e dispiaceri e il modo di viverli e superarli l’ha portato anche alla poesia per mezzo della quale “ha percorso un lungo viaggio terapeutico”.

Giuseppe Sammartino

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