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Crocetta si ricandida: l’opinione di Angiolo Alerci

Nel corso della mia ultra quinquennale collaborazione con diverse testate giornalistiche on line, ho avuto la possibilità di intrattenermi sull’attività del nostro Presidente della regione  Crocetta.

Nel periodo della sua presidenza  con le note del:

–  31 ottobre 2012-    “ SICILIA: la riduzione del numero dei parlamentari”

.  28 marzo 2013 –    “ LA VERITA’ SULLE PROVINCE “

 – 28 dicembre 2013- “ ANCORA SULLA ABOLIZIONE DELLE PROVINCE”,

–  21 febbraio 2014-   “LA FORZA DI CROCETTA”,

–  14 luglio 2016 –     “ LA SPAZZATURA PROBLEMA IRRISOLVIBILE”

ho evidenziato sia gli aspetti negativi che quelli contraddittori della sua gestione.

Ormai siamo alla vigilia delle nuove elezioni regionali che vedranno il numero dei parlamentari ridursi da 90 a 70.

L’Assemblea Regionale, spesso in stato comatoso, dopo lunghe ed animate discussioni ha quasi sempre ceduto alle proposte di Crocetta, per evitare le sue possibili dimissioni che avrebbero comportato autonomamente lo scioglimento dell’Assemblea Regionale.

Nelle discussioni dei provvedimenti, con una notevole competenza, i Consiglieri regionali hanno sempre teso la corta, rilasciandola al momento in cui poteva spezzarsi e causare lo scioglimento dell’Assemblea.

Questa la vera ed unica forza del Presidente Crocetta.

Ma la inventiva di Crocetta in questi ultimi giorni  sta travalicando in minimo buon senso.

Tralasciamo di commentare ulteriormente  la crisi che ha creato nella gestione del problema province e nella gestione dei rifiuti, ma non possiamo  trascurare quanto sta accadendo su un altro problema di grande rilevanza.

La Regione ha aggiudicato per quattro anni la più grande gara di appalto per le forniture  di  medicinali, per un costo di oltre un miliardo di euro all’anno, gestito dalla Centrale unica di committenza, con un risparmio di circa 225/ milioni.

La centrale, inoltre, ha realizzato altri importantissimi bandi con delle società di assicurazione per danni al patrimonio, per infortuni del personale, per danni ai veicoli e per la responsabilità civile, per una base d’asta di oltre 35/milioni,  che possono determinare un risparmio di circa 12/milioni di euro.

Crocetta, invece di prendere atto dell’enorme risparmio che possono determinare gli acquisti, tramite la centrale unica, critica l’artefice Assessore Baccei adducendo che i bandi predisposti impediscono alle imprese siciliane di partecipare alle rispettive gare.

Con il bilancio perennemente in rosso, Crocetta invece di cercare di contenere nella legalità le spese, preferisce  fare affermazioni di populismo.

 

 

 

 

 

 

L’avvicinarsi delle elezioni per il rinnovo dall’Assemblea  Regionale da un po’ di tempo ha creato, e continua a creare in molti, diffusi segni di insofferenza.

Lo stato del bilancio di previsione, ancora non approvato, ne è la manifestazione più eclatante.

 

angiolo alerci