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Anche in Sicilia il Bonus Cultura: 500.00 euro per 50.000 diciottenni

500 euro

In Sicilia bonus da 500 euro per 50.000 diciottenni.  Dopo otto mesi e mezzo di attesa il 15 settembre arriva anche in Sicilia il «bonus cultura» a disposizione dei diciottenni: con 500 euro ogni ragazzo e ragazza nati nel 1998 potranno scegliere di acquistare, attraverso l’applicazione «18app», libri (non solo scolastici), ingressi a musei, aree archeologiche, biglietti per cinema, teatri, mostre, concerti, fiere, parchi naturali e eventi. Neanche a dirlo si potrà fare sia shopping online sia in modo tradizionale.

 La misura era prevista dal governo nell’ultima legge di Stabilità: in un primo momento si era pensato di destinare questo «borsellino elettronico» solo agli italiani. Poi, però, il voucher (che si basa su un finanziamento di 290 milioni di euro) è stato esteso anche agli stranieri residenti in Italia con regolare permesso di soggiorno. In totale ne possono beneficiare 574.593 giovani che quest’anno hanno spento o spegneranno 18 candeline entro il 31 dicembre: per spendere il bonus tutti avranno tempo fino al 31 dicembre 2017. A curare l’iniziativa di Palazzo Chigi è stato il sottosegretario Tommaso Nannicini: «18app manda un messaggio preciso: quello di una comunità che ti accoglie nella maggiore età ricordandoti quanto siano cruciali i consumi culturali, per il tuo arricchimento personale e per irrobustire il tessuto civile di tutto il Paese — spiega l’esponente dell’esecutivo —. E per una volta i fondi per promuovere la cultura non sono ripartiti dalla burocrazia ma dalle decisioni di migliaia di giovani. I soldi andranno laddove si indirizzeranno le scelte dei 18enni».

Tecnicamente per usufruire del tesoretto bisogna seguire una serie di passaggi non molto diversi da quelli previsti quando facciamo acquisti sul web: innanzitutto il diciottenne deve registrarsi in uno dei cinque identity provider (Poste, Aruba, Tim, Infocert e Sielte) per avere lo «Spid» (il Sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale) che permette agli utenti di essere riconosciuti dallo Stato e di ricevere le credenziali per accedere a tutti i servizi online della Pubblica Amministrazione ed a molti servizi privati. Il giovane poi deve scaricare da un sito dedicato (www.18app.it oppurewww.diciottapp.it) su smatphone, tablet (sia Apple che Android) o computer una App che si chiamerà «18app»: usando lo Spid l’utente farà il login e entrerà nel sistema: si accrediterà nell’App (fornendo dati personali, residenza, cellulare e e-mail) e automaticamente verrà generato un plafond da 500 euro che sarà attivo dal giorno del compleanno fino alla fine del 2017.

Sulla piattaforma digitale è stato caricato, sotto la supervisione del ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact), un elenco di esercenti, negozi, biblioteche, cinema, teatri, musei e servizi culturali a 360 gradi: da lì il diciottenne potrà scegliere che cosa acquistare. Per ogni operazione di shopping verrà creato un voucher e l’importo dell’acquisto non sarà scalato dai 500 euro fino alla sua fruizione. A questo punto il voucher può prendere due strade: l’acquisto in forma digitale (come avviene da una app) per, ad esempio, comperare un e-book, oppure l’acquisto in forma tradizionale andando personalmente in libreria, in un museo o in un teatro. Per questa seconda opzione le strade sono tre: il voucher può essere salvato su smartphone, tablet o pc, stampato e portato in libreria (per ritirare un libro) o al cinema (per vedere un film); può essere visualizzato con un «qr code» o come un «bar code» da mostrare all’esercente. Così il diciottenne acquista e in ogni caso chi vende fattura in modo digitale allo Stato. Sarà proprio il ministero, guidato da Dario Franceschini, a controllare che l’offerta sia di vario genere, ma con chiari contenuti culturali.

Piovono critiche dal Codacons: “Si tratta di una assurdità, un provvedimento ‘spot’ del Governo Renzi finanziato con i soldi della collettività – afferma il presidente Carlo Rienzi – siamo a favore di misure a favore della cultura, ma riteniamo sbagliato il metodo: ci chiediamo ad esempio se i 500 euro di bonus saranno assegnati indistintamente a tutti i 18enni, senza tenere conto del reddito familiare, o se ci saranno limitazioni legate al reddito”.
“Dalle notizie emerse in queste ore, infatti, sembrerebbe che tutti avranno diritto ai 500 euro, anche i ricchi e i cosiddetti ‘figli di papà’, pur non avendo alcun bisogno di sostegno economico da parte dello Stato, potrebbero riceverete il sussidio attraverso soldi che sono della collettività”. “Avrebbe fatto meglio il premier Renzi a utilizzare questi fondi per sostenere le famiglie italiane in difficoltà, considerati i numeri allarmanti sulla povertà in crescita nel nostro paese, e ricorrerre ad altre agevolazioni per sostenere la cultura” conclude Rienzi.

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