Politica

Alloro (pd): “sul piano ospedaliero l’ars deve ancora dire la sua

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In riferimento alle notizie riguardanti l’applicazione in Sicilia del Decreto Balduzzi, attraverso l’emanazione del D.M. n. 70 e le relative annunciate possibili refluenze sull’organizzazione degli ospedali siciliani, l’On. Mario Alloro ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Ho avuto modo di interloquire direttamente con l’Assessore Gucciardi, lamentando, innanzi tutto, di non essere stato messo a conoscenza dell’annunciato nuovo Piano Ospedaliero. Un difetto di comunicazione che riguarda tutti i parlamentari ed, in particolar modo, i componenti della Commissione Sanità dell’ARS. L’Assessore alla Salute ha avuto modo di rassicurarmi circa la garanzia che la proposta che andrà in commissione sarà discussa in un clima di grande apertura, per effettuare interventi migliorativi e correttivi che siano in linea con la riforma annunciata, ma anche con i contenuti della Rete Ospedaliera Siciliana, che ha visto impegnati il Governo e per esso l’Assessore alla Salute e la Commissione Sanità per circa tre anni.

A tal proposito l’Assessore Gucciardi ha confermato la sua presenza a Enna nei prossimi giorni proprio per avviare un confronto su questo ed altri temi inerenti la politica sanitaria nel nostro teritorio.

Non vi è alcun dubbio, pertanto, che quello innescato dall’Assessorato alla Salute è un processo che sarà governato, evitando che la riforma venga calata acriticamente dall’alto dal Ministero.

In sede di VI commissione parlamentare posso, quindi, sin d’ora, garantire un intervento in direzione del potenziamento e della differenziazione dei servizi sanitari, con adeguamento di strutture e personale addetto. Tutto ciò ponendosi come obbiettivo una migliore risposta ai bisogni di salute della popolazione, anche nell’emergenza, il mantenimento dei posti letto per acuti con un rapporto di tre ogni mille abitanti, l’attivazione dello 0.7 per mille abitanti per quanto attiene i posti di  riabilitazione e lungodegenza. E, ancora, lo sviluppo dell’occupazione per le varie figure sanitarie e, in ultima analisi, la riduzione della migrazione sanitaria  provinciale.

Per queste ragioni ritengo sia prematuro lanciare grida di allarme, tenendo altresì conto che nel Piano viene sostanzialmente accolta l’impostazione proveniente dal territorio e da me sostenuta di Ospedali Riuniti, che consente di mantenere operativi i nosocomi di Leonforte e di Piazza Armerina, pur senza la presenza dei Pronto Soccorso, cosa sulla quale sarà necessario intervenire in sede di Commissione parlamentare. Ritengo infatti che, come già fatto nell’ambito della nuova Rete ospedaliere siciliana, debba essere tenuta nella giusta considerazione l’orografia del territorio della nostra provincia, con le ben note difficoltà di collegamento che devono essere compensate soprattutto in tema di presidi di emergenza. Ragionamento che va esteso ed ampliato anche per quanto riguarda l’Ospedale di Nicosia, che viene riconosciuto come Presidio di montagna ma che deve vedere potenziata la propria offerta sanitaria proprio in ragione del disagio derivante dalla sua collocazione geografica”.

                                                                                                      

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