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Allarme per un gioco che spinge al suicidio i ragazzi

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E’ allarme Balena Blu in Spagna, ma anche in Portogallo, dove sono stati registrati i primi casi di possibile contagio del ‘gioco’ che spingerebbe al suicidio dopo 50 ‘prove’ gli adolescenti.
Balena Blu arriverebbe dalla Russia dove avrebbe già fatto vittime e si starebbe diffondendo in America Latina, dove le polizie di Colombia, Cile, Brasile, Bolivia e Uruguay hanno avviato indagini. Il primo caso registrato in Spagna è quello di una ragazza di 15 anni ricoverata oggi in un ospedale psichiatrico dopo che la famiglia si è accorta che stava iniziando a sottoporsi alle ‘sfide’ di Balena Blu. In Portogallo, riferisce Correio da Manha, la prima vittima è una 18nne ritrovata, il corpo coperto di ferite ai piedi di un viadotto della ferrovia. Si sospetta che pure lei abbia tentato la ‘iniziazione’. Il ‘gioco’ impone il superamento di 50 prove, dalle più banali alla automutilazione, fino all’ultima, il suicidio: “saltare da un edificio alto, perdere la propria vita”. Il percorso di iniziazione sarebbe seguito da un ‘custode’ in rete.
Il ‘gioco’ sarebbe stato inventato in Russia. Secondo la rivista Novaya Gazeta dal 2016 avrebbe fatto diversi morti fra i giovani russi. Si sarebbe diffuso attraverso la rete sociale VKontakte (VK), il ‘Facebook russo’. L’inchiesta di Novaya Gazeta è stata però messa in dubbio da altri media russi.
El Pais ha avuto conferma dell’esistenza di gruppi ‘chiusi’ o ‘segreti’ collegati con ‘Balena Blu’ su Facebook. Uno, ‘Ballena Azul’, con 270mila utenti, è diventato inaccessibile di recente.
Pubblicava la lista delle 50 ‘sfide’. Vere, o leggenda metropolitana si chiede il quotidiano? Alla 26ma sfida il ‘custode’ indicherebbe al ‘giocatore’ il giorno della sua morte.
I primi gruppi, secondo Snopes, sono stati creati in Russia dopo il suicidio di Rina Palenkova – un’adolescente che si sarebbe tolta la vita dopo avere pubblicato una sua immagine in rete – “diventata rapidamente la figura centrale di uno strano gruppo di culto”. Le regole del ‘gioco’ prevedono che dopo ogni ‘sfida’ vengano cancellate foto o altre prove del passaggio allo stadio successivo. Una disposizione che potrebbe spiegare la difficoltà degli inquirenti a disporre di prove certe sul collegamento fra ‘gioco’ e suicidi di adolescenti.

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