Cultura

Aantologia poetica letteraria in omaggio a Luigi Pirandello, a cura di Giuseppe La Delfa

  Nel mese di ottobre 2017, in occasione del 150 ° anniversario della nascita, l’assorino Giuseppe La Delfa, siracusano d’adozione e con origini paterne leonfortesi, poliedrico poeta-scrittore e instancabile promotore culturale, già curatore delle antologie poetiche dedicate alla poetessa milanese Alda Merini scomparsa nel 2009 e al poeta bucolico Teocrito di Siracusa vissuto nel III secolo avanti Cristo, ha dato alla stampa la pregevole antologia poetica in omaggio al premio Nobel Luigi Pirandello, “Novelliere, Scrittore, Commediografo e Poeta” di grande talento e incomparabile fama letteraria.

  Introdotta dal medico, scrittore, commediografo catanese Mauro Longo di novantanove anni, reporter per eccellenza del teatro siciliano  e dallo stesso curatore, questa elegante, ben curata antologia letteraria, che comprende un terzo volume di aggiornamento con personaggi inediti di tutta la Sicilia arricchita da dieci poeti (compreso il curatore) con le loro ispirate altrettanto belle  liriche, si pregia della presentazione del prof. Salvatore Lo Presti, della postfazione dei “Tipi Siciliani” del prof. Giuseppe Celardi, della recensione del giornalista Salvo Zappulla e della dedica-recensione del prof. Salvatore Di Marco di Palermo.

  Tra i “Tipi Siciliani” risaltano la prostituta Maria La Calabrina, originaria della Calabria, che nel dopoguerra operava a Catania coll’obiettivo non riuscito di raggiungere 200 prestazioni al giorno con giovani studenti; Sebastiano Di Giorgio, dallo sguardo scuro e saraceno, soprannominato “Ianu u’sceriffu” perché “aveva un’anima da vigile urbano”; Pietro Badduzza in continua ricerca della donna della sua vita, perduta non appena trovata, perché non sa dire di no al pressante richiamo della madre di ritornare a casa a causa di un urgente intervento chirurgico di appendicite delle due sorelle; “Peri, Peri”, uomo squallido della mala catanese, così soprannominato perché “gironzolava giorno e notte per le vie della città”, protettore di “donnine” di via Pistone, una traversa della allora frequentatissima via Delle Finanze, ucciso da un rivale per un litigio; il leonfortese Gastone che abitava a Liegi (in Belgio) e “si travestiva da prete o da vescovo per fare del bene al prossimo”, l’ennese Mariuccia perché “fin da piccolo aveva tendenze femminili”; Armando “messa in moto” di Piazza Armerina così chiamato perché a causa di un tic “faceva uno strano movimento della gamba come per accendere una vespa”; il maresciallo Pinna di Leonforte “tutto d’un pezzo per la sua corporatura massiccia”, che nel dopoguerra contrastò con successo la piccola criminalità nel territorio ennese.

  Sono qui di seguito elencati i dieci poeti che Giuseppe La Delfa, con molta cura e rara maestria, è riuscito ad unire in un indissolubile legame artistico ed umano per ricordare Luigi Pirandello: Giovanni Albano di Montalbano, appassionato d’arte e di musica; Don Raffaele Aprile di Augusta nelle cui poesie “si compiace di sviluppare un dialogo con Dio”; le sorelle Assunta, Margherita, Ombretta Rosa Cenzolle di Siracusa, potesse di particolare sensibilità artistica e letteraria; la salernitana Cristillo Rita, che ama dipingere e per la quale la poesia “diventa strumento di crescita e di ricerca”; Giuseppe La Delfa, recentemente insignito del Premio Internazionale Sicilia “Il Paladino” per la poesia in lingua italiana; la siracusana Monica La Pira, figlia d’arte, le cui liriche “emanano emozioni che la coinvolgono intimamente”; il messinese Pier Paolo La Spina, vincitore di tantissimi premi letterari e studioso della lingua siciliana; la pittrice messinese Flavia Vizzari, impegnata nella “promozione della cultura e della lingua siciliana nel mondo e dell’arte nei suoi vari aspetti”. Giuseppe Sammartino

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