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“Habib il suonatore di flauto” un piacevolissimo libro di favole della scrittrice Sofia Gallo

Con varie parentesi dovute ai suoi viaggi e soggiorni in giro per il mondo e racconti per ragazzi vertenti su temi legati all’intercultura e alle problematiche dei giovani pubblicati dalle principali case editrici italiane per i quali ha ottenuto riconoscimenti e premi, Sofia Gallo di Torino, da tempo insegnante e consulente editoriale, oggi scrittrice a tempo pieno, nel mese di marzo 2017, con la casa editrice Euno Edizioni-Siké di Emilio Barbera, ha pubblicato il piacevolissimo libro di favole “Habib il suonatore di flauto” che sta avendo un notevole successo di critica e di pubblico e si può trovare nelle librerie e nelle stazioni più importanti d’Italia.

Con una scrittura piana, scorrevole, poco ridondante, che affascina sia i grandi sia i giovani, il libro contiene otto storie divertenti e malinconiche, semplici e complesse, che mettono in luce l’importanza della memoria, a fronte della barbarie. Un messaggio, questo, di pace e di attenzione verso tutti i popoli che oggi soffrono per la fame, la guerra e le violenze.

  Liberamente tratto dai racconti di Mohammad Mussa Rezai e con le illustrazioni della pittrice Ilaria Marinelli, “Habib il suonatore di flauto” è un libro di gradevole intrattenimento che educa alla conoscenza, alla disponibilità e alla fiducia verso gli altri, al rispetto reciproco, perché, a dire dell’autrice, la maggioranza degli uomini, nonostante la violenza e il terrorismo, è costituita da persone perbene.

  Nelle storie, raccontate nell’immaginario paese di Saheb per volere del nonno Hussain, si parla di prepotenze e amore, di guerra e pace, di desolazione e speranza, di conflitti e ricerca di unità, si parla, narrando di principesse e re, di bastoni e fratelli, di generosità ed egoismi, di un mondo che anela ad essere compreso e amato e che sogna una pacificazione duratura.

  Il futuro è costruito sul passato – dice il nonno – . Ripescate nelle vostre menti l’antica saggezza e non troverete né guerre, né sopraffazione, ma duro lavoro in comunità generose e fraterne.

  Sofia Gallo non ha fatto altro che rendere omaggio a questo profondo desiderio, facendolo suo fino in fondo impegnandosi a diffonderlo.

  Interloquendo più volte con l’editore Emilio Barbera, questo istruttivo libro la celebre scrittrice torinese l’ha presentato sabato 14 aprile appena trascorso nei locali della Pro Loco di Leonforte affascinando gli intervenuti per quasi due ore con una molteplicità e rarità di racconti che soltanto pochi narratori sanno fare.

  Durante la presentazione Sofia Gallo ha fatto presente che coloro che le hanno raccontato le loro storie volevano una voce che celebrasse la memoria, anche visiva, della loro storia, del loro mondo, poiché si tratta di racconti che nascono da rapporti con persone vive e la sua narrazione è stato un entrare nell’animo di chi racconta le storie.

  Oggi, a suo dire, manca la coralità della narrazione del passato che è ancora presente in questi popoli dell’antico oriente e in alcuni piccoli paesi di provincia.

  Le favole piacciono ai ragazzi, perché le storie raccontate sono sempre le stesse in tutte le parti del mondo.

  Le fiabe, l’affabulazione, sono il sale della vita. Alcune di queste storie le sono rimaste scolpite nell’anima perché sono esperienze di vita che ha rivisto in se stessa. Giuseppe Sammartino

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