Archivio

Quest’anno a Nissoria è il fanciullo Orazio Buscemi il Gesù della Domenica delle Palme

Una delle più antiche tradizioni religiose, popolari e folcloristiche di Nissoria é la rievocazione storica dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme che si festeggia durante la Domenica delle Palme e  ricade quest’anno nel prossimo 25 marzo.

Un rito, questo, molto antico, per tradizione e tanta devozione assai sentito da tutti i Nissorini e da tanti di coloro che, una volta che l’hanno visto, vogliono rivederlo per gli anni seguenti.  

L’origine di tale manifestazione risale, con molta probabilità, alla prima metà dell’ ‘800 ed é legata alla contemporanea istituzione della “Compagnia Confraternita della fratellanza”.

 Sono proprio i  “Fratelli”, infatti, così comunemente chiamati, gli organizzatori ed i primi cerimonieri del  “rito”, che nel tempo si è interrotto per disinteresse dei giovani e la mancanza di personale disposto a fare la parte onerosa di Gesù.

Da qualche decennio tale manifestazione rievocativa dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme è stata ripresa dalla benvenuta “Associazione portatori di Gesù”, che accompagna e aiuta nella fase dei preparativi la famiglia, la quale ogni anno, secondo un elenco custodito in parrocchia, ne è destinataria e funzionale alla sua piena realizzazione.

 Questo ingresso, rappresentato durante la Domenica delle Palme, al quale partecipano tantissimi fedeli provenienti anche dai paesi limitrofi, ha inizio nella chiesetta di Contrada Calvario, dove un fanciullo, che personifica Gesù, in groppa ad un asinello e la folla omaggiante, solennemente lo sta a rievocare.  Dopo la messa nella Chiesa San Giuseppe, il “Fanciullo Gesù”, attorniato dai fedeli, si reca nella sua abitazione, in cui è allestito un altare, sul cui trono andrà a sedersi a piedi nudi, da costoro visitato con gioia e tripudio per tutta la giornata.

I protagonisti di questo evento ricco di significato, sono, quindi, due: un fanciullo dai sei agli otto anni nelle vesti di Gesù, vocato dai genitori, fin dalla nascita, ad interpretare per una volta questo ruolo e, un asino, quale secondo attore. Lo scenario é Nissoria, le sue piazze, la gente che si accalca, la dimora presso la quale, a conclusione delle funzioni nella Chiesa San Giuseppe, il fanciullo-Gesù, amorevolmente circondato da parenti ed amici, accoglierà numerosissimi visitatori, offrendo loro gustosi biscotti.

Quest’anno, il fanciullo assegnato a questo significativo, tradizionale ruolo, è Orazio Buscemi di 7 anni, figlio di Salvatore Buscemi (consigliere comunale di Nissoria) e Claudia Muratore, nipote amatissimo di Orazio Buscemi, già segretario generale del Comune di Leonforte e della Provincia Regionale di Enna.

Di questa prossima manifestazione va sottolineata in modo particolare la preparazione del trono, il cosiddetto “artari “, ove il fanciullo (simbolo d’innocenza) nelle vesti di Gesù accoglie i visitatori, che, in segno di venerazione, gli si prostrano e baciano il piede e in cambio, come gratifica, ricevono un biscotto quale segno tangibile della dolcezza di chi si avvicina e, in questo caso, si affida a Gesù. Giuseppe Sammartino

Foto in evidenza: Orazio Buscemi con il padre e il nonno. Foto dentro l’art: i genitori di Orazio.

 

In alto