Politica

Enna, Timpanaro (PD): “gestione rifiuti, probabile un aumento dei costi per il 2018”

Riceviamo:

“La vicenda rifiuti e le problematiche annesse e connesse, nella nostra città sono sempre attuali. Il Sindaco Dipietro annuncia il 24 luglio 2016 di aver risolto il problema dei rifiuti ad Enna, una questione che, a suo dire, attanaglia questo territorio da diverso tempo e che la sua amministrazione finalmente è riuscita a risolvere. A tal proposito il consiglio comunale vara un piano di intervento a cui segue la costituzione di una nuova società che ha tra gli oggetti sociali la gestione e lo smaltimento dei rifiuti, e tra gli obiettivi del 2017 annovera l’avvio della raccolta differenziata la quale ha scopi importanti tra cui la salvaguardia dell’ambiente ed un effetto calmierante sulle tariffe.

Di fatto la differenziata parte con notevole ritardo giorno 8 Gennaio inficiando, in questo modo, la pianificazione inerente l’ammortamento delle spese e di conseguenza il ricavo che avrebbe dovuto diminuire gli importi delle bollette ai cittadini. Ma le criticità non finiscono qui, perché a quanto pare già nel 2017 la tariffa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani subisce un incremento causato dal mancato avvio della differenziata e dalle spese sostenute per l’acquisto dei mezzi e delle risorse della società. Un altro problema è legato alla chiusura dei CCR (centri comunali di raccolta) i quali rappresentano delle strutture necessarie e fondamentali per la gestione di questo tipo di sistema, ed all’impianto di compostaggio di Dittaino il quale da solo riusciva a smaltire una notevole quantità di umido nel territorio provinciale. Ad oggi la frazione dell’umido viene conferita presso un impianto autorizzato in provincia di Catania a 70 km di distanza con l’aggravante del pagamento di una quota di conferimento che stravolge l’impianto virtuoso della differenziata trasformando i potenziali ricavi in costi.

In un contesto del genere, per il 2018, non si intravede la possibilità di diminuire le tariffe per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, quindi con molta probabilità i nostri concittadini, nella migliore delle ipotesi, si vedranno recapitare delle bollette che prevedono se non gli stessi costi del 2017, un aumento. Il dato allarmante è che attualmente il costo del servizio si aggira intorno ai 6 milioni di euro, e se non si pone rimedio il costo rischia di aumentare a dismisura. Se il Sindaco, quindi, ha pensato di risolvere il problema dei rifiuti vessando i cittadini ha sbagliato indirizzo, soprattutto perché quando lo stesso vestiva i panni di oppositore politico all’amministrazione Garofalo giudicava già esoso un costo del servizio pari a 3 milioni di euro. Ovviamente attendiamo i dati ufficiali al fine di operare valutazioni e determinazioni ma se i presupposti sono questi, e non fanno ben sperare, la città dovrà prepararsi ad un ulteriore salasso.

 Paolo Timpanaro

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