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“Le proposte elettorali inutili (più pilu per tutti)”, l’editoriale di Luca Galante

Per fortuna che ci sono le elezioni. Questo è un periodo benedetto in cui i partiti decidono che beneficeranno, o quanto meno promettono di farlo, le afflitte popolazioni con provvedimenti consolatori ai quali, non si sa per quale motivo, finora non avevano pensato. Si passa così dal salario minimo, al reddito di cittadinanza, all’adeguamento delle pensioni minime, all’abolizione della Fornero… tutti provvedimenti salvifici delle nostre misere condizioni ma tutti abbastanza costosi e, chiaramente, nulla si dice su dove si troveranno i denari indispensabili per pagare i suindicati provvedimenti. Bisogna dire che molto ricordano le promesse di Cetto La Qualunque ma bisogna anche dire che se ci siamo ridotti ad ascoltare programmi elettorali che promettono “più pilu per tutti” un motivo c’è, e la colpa è nostra.

La colpa è della nostra incapacità di vedere poco oltre il nostro naso, di venderci per 80 euro al mese di bonus, di desiderare un Presidente del Consiglio simpatico anche se non preparato, di aver condannato i quarantenni ad andare in pensione a settanta anni con 600 euro al mese, di andare in Europa con le braghe abbassate, di aver accettato che le nostre città diventassero invivibili … di ciò che accadrà al nostro Paese e ai nostri figli la colpa è solo nostra. 

Comunque, sebbene per buona parte dell’anno non viva più in Italia, a marzo si vota e qualcuno dobbiamo votare, e l’unica proposta che mi sembra abbia un po’ di senso è la flat tax del centrodestra. E’ applicata in molti Paesi Europei, generalmente attorno al 20%, ed ha il vantaggio di favorire gli investimenti ed incrementare la produttività, ma dovrebbe essere accompagnata da una serie di provvedimenti che snelliscano la burocrazia e che siano all’insegna della chiarezza e della trasparenza. Per chiarire, sarebbe del tutto inutile abbassare le tasse nazionali con la flat tax per poi aumentare quelle locali, o aumentare le aliquote dei contributi, o allungare i tempi di ammortamento delle immobilizzazioni… Questi trucchi non funzionano più. Le imprese se lo aspettano, non si fidano e per questo non investono.

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