Politica

Manovra economica Pre-elettorale ed inutile, l’editoriale di Luca Galante

Alcune cose sarebbe meglio non farle. La manovra economica in questi giorni in discussione in Parlamento è, senza dubbio, una di queste. Circa 20 miliardi di manovra di cui oltre 15 per congelare l’aumento dell’IVA, 1,7 miliardi per l’aumento del contratto agli statali fermo da 10 anni, cioè un’inezia, l’assunzione di circa 1500 ricercatori ed una serie di mancette disgustose.

Nulla per combattere la burocrazia. Nulla per stimolare gli investimenti. Per la lotta alla disoccupazione si ripropone (affievolita) la decontribuzione per i contratti a tutele crescenti ben sapendo che in prospettiva ed in questo contesto di burocrazia asfissiante e tassazione stellare è assolutamente inutile. Nessuna misura volta a migliorare la qualità dei servizi. Niente sulla semplificazione fiscale. Per non parlare delle banche, della sicurezza… Niente.

Però due provvedimenti all’esame delle Camere e contenute nella manovra vorrei sottolinearli.

Uno stanziamento di 300 milioni per finanziare il Reddito di inclusione. Per la serie “Copiare giova” si è presa l’idea dei 5Stelle sul reddito di cittadinanza, copiata a loro volta da molte legislazioni nord-europee, e la si è adattata in salsa PD. Potrebbe anche funzionare se in Italia ci fosse qualcuno competente a fare formazione aziendale, al posto dei soliti enti che prendono i contributi regionali, e se dopo questa formazione le aziende assumessero le persone così abilmente formate. Poiché non viviamo su Venere o, più semplicemente, in Germania ma in Italia, e tutto ciò non accade, saranno soldi gettati.

E per finire, udite udite, al fine di dare un contributo sostanziale al rilancio dell’economia si prevede, forse, un credito d’imposta del 36% delle spese fino a 5000 euro per gli interventi di ristrutturazione e irrigazione di giardini e aree verdi di unità immobiliari e dei condomini. Cosa aggiungere? Se ne sentiva il bisogno. La gente dorme nelle auto, siamo il secondo Paese in Europa per numero di poveri, le casette dove dormono i terremotati del centro Italia sono al freddo e noi disponiamo un credito d’imposta per chi crea un giardino sul terrazzo. Avanti così.

Luca Galante

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