Il presidente della Repubblica, quindi, non ha prorogato la fine della legislatura per provare a far approvare dal Parlamento lo Ius Soli, come richiesto da alcuni senatori del Pd. È invece toccato al consiglio dei ministri indicare la data delle elezioni e quella della prima seduta del nuovo parlamento: la legge prevede che bisogna tornare alle urne entro 70 giorni dallo scioglimento delle Camere. Palazzo Chigi, nel Cdm convocato per le ore 18 e 30 ha dunque indicato nel 4 marzo il giorno per il ritorno alle urne. Il decreto con la data delle nuove elezioni tornerò dunque al Quirinale per la firma di Mattarella.

Il consiglio dei ministri ha inoltre delibera “sulla prosecuzione delle missioni internazionali e delle iniziative di cooperazione allo sviluppo per il sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione in corso, nonché partecipazione ad ulteriori missioni internazionali”. Si tratta, in pratica, della missione italiana in Niger, annunciata da Gentiloni il giorno della vigilia di Natale.