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UIL FPL Enna: a proposito di delegazione trattante ASP Enna del 28 novembre

 

Riceviamo:

“La convocazione della delegazione rappresenta o dovrebbe rappresentare sempre un momento positivo ma ho l’impressione che la riunione di giorno 28, sarà, probabilmente, l’ennesima occasione persa. La Uil Fpl non firmerà mai un contratto in palese violazione delle norme contrattuali e dei decreti legislativi. Non è ipotizzabile che vengano proposti atti  che prevedono l’utilizzo di consistenti fondi pubblici, con norme, secondo noi, palesemente illegittime ed erronee. No da subito ad eventuali progressioni economiche senza regole meritocratiche ed in assoluto dispregio  del D.lgs 150/2009, art. 23. Anche, perché, costante giurisprudenza  dei Giudici contabili, ex plurimis sentenza n. 2/2015 della Corte dei Conti –Sezione Giurisdizionale per la Regione Sardegna, ha stabilito che le amministrazioni, ai sensi del comma 1 dello stesso articolo 23, devono procedere sulla base di quanto previsto dai contratti collettivi nazionali e integrativi di lavoro e nei limiti delle risorse disponibili,  definendo, altresì, parametri di valutazione, ai fini della formazione della graduatoria, relativa alle progressioni orizzontali, da un lato, allo sviluppo delle competenze professionali e, dall’altro lato, ai risultati individuali e collettivi rilevati dal sistema di valutazione.

Tale ultimo inciso implica che le valutazioni individuali devono avere una specifica rilevanza nell’ambito dei parametri da utilizzare ai fini delle progressioni di carriera–promozioni e tale rilevanza non può, in alcun modo, essere elusa utilizzando sistemi di valutazione paralleli diversi da quelli che danno accesso alla produttività individuale e collettiva, secondo il sistema che la stessa amministrazione ha definito in attuazione del potere unilaterale conferitogli dall’articolo 7 del Dlgs 150, anch’esso norma di principio. In ultimo, non confacente allo spirito della  norma e del contratto nazionale, il tentativo, non poco maldestro, di alcune Organizzazioni sindacali di limitare la discussione del tavolo di delegazione trattante agli istituti contrattuali, a loro, presumibilmente, più confacenti.

Per la Uil Fpl,  è, invece, imprescindibile disciplinare e regolamentare tutti gli istituti contrattuali, previsti dalla contrattazione nazionale, valorizzando le professionalità nel merito.  Conseguentemente, chiediamo il rispetto della legge e chiediamo, altresì, alla Direzione aziendale, ed in particolare alla Direzione  amministrativa ed alle Risorse Umane, di proporre atti rispondenti solo ed esclusivamente ai dettami contrattuali, pur tenendo in considerazioni eventuali osservazioni che sono state già presentate da altre Organizzazioni Sindacali ma rientranti nell’alveo della corretta applicazione ed interpretazione dei contratti e delle leggi di riferimento”.

                 IL SEGRETARIO GENERALE

GIUSEPPE ADAMO

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