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Sicilia: chi sarà il prossimo assessore all’ Agricoltura?

Sicilia – L’assessorato all’Agricoltura è uno di quelli considerati di “peso” all’interno di una trattativa politica. Insieme a quello alla Sanità e all’assessorato all’Economia sono considerati i “pezzi pregiati” di una giunta che si andrebbe a formare. Ecco perchè al momento è difficile fare previsioni su chi potrebbe essere il nuovo inquilino del Palazzo di Viale Regione Siciliana fino ad ora occupato da Antonello Cracolici.

Il neo presidente della Regione, Nello Musumeci, dovrebbe comporre la squadra a breve riunendo gli alleati attorno allo stesso tavolo. Alcune pedine sembrano certe: Gaetano Armao alla vicepresidenza e all’assessorato all’Economia mentre Gianfranco Miccichè potrebbe tornare a sedere sulla poltrona di presidente dell’Ars (altro pezzo pregiato nel puzzle degli incarichi). Quindi, sempre con il beneficio del dubbio e sapendo che la politica è “l’arte del possibile”, potrebbe non essere un uomo di Forza Italia ad andare ad occuparsi di agricoltura e di pesca.

Nel corso della campagna elettorale sono stati fatti altri tre nomi che dovrebbero occupare una poltrona di assessore: il critico d’arte Vittorio Sgarbi dovrebbe andare ai Beni culturali, mentre altri due assessori in pectore sono l’ex rettore dell’ateneo di Palermo, Roberto Lagalla e Toto Cordaro, esponente dell’Udc. Lagalla ambirebbe alla Formazione dopo la sua esperienza alla Sanità nel governo Cuffaro; Toto Cordaro (forte di oltre 8 mila preferenze nel collegio di Palermo) rappresenta un partito che bisogna, in qualche modo, premiare. Ed ecco che l’assessorato all’Agricoltura potrebbe fare al caso suo. Altri nomi in ballo per un posto di assessore sono quello dei palermitani  Ester Bonafede, Giuseppe Milazzo e Marianna Caronia e del siracusano Pippo Gennuso. Un toto nomine che, comunque, non appasiona lo stesso presidente Nello Musumeci. “Incontrerò le forze politiche della maggioranza e raccoglierò ogni indicazione nel rispetto del ruolo di ciascuno, quindi, adotterò le decisioni che riterrò più giuste e, finalmente, inizieremo a lavorare”.

Fonte: siciliaagricoltura.it

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