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Presso la sala consiliare di Nissoria conferenza conoscitiva sulle discariche di Agira e Assoro

  A seguito di una notizia postata sul blog della neo deputata 5 Stelle Elena Pagana sull’esistenza di un decreto della giunta regionale siciliana che prevede la creazione ad  Agira di “Una discarica di rifiuti speciali dannosa quanto una radioattività” la giunta comunale di Agira ha promosso ricorso al Tar e una petizione alla Commissione Europea.

  Per Pietrangelo Buttafuoco (vedi Il Fatto Quotidiano del 27 novembre) “E’ la notizia di un qualcosa che significa una cosa sola: morte. Perché una discarica dove posare bidoni, fusti e contenitori zuppi di scorie e liquami velenosi è, infatti – per una comunità di donne, uomini e bimbi, quelli che si trovano a vivere nei pressi di Agira – solo morte”.

  A tal proposito Rosario Patti, presidente del consiglio comunale, ha indetto per giorno 11 dicembre prossimo venturo, presso la sala consiliare del comune di Nissoria, una conferenza dal titolo” No alle discariche di Agira e Assoro, il territorio non si tocca. Giù le mani”.

  A questa conferenza parteciperanno il sindaco di Nissoria Armando Glorioso, Giuseppe Maria Amato, consulente ambientale e guida naturalistica, Carmelo Barbera, portavoce Fratelli d’Italia di Leonforte, Giuseppe Regalbuto, presidente della Commissione miniere dismesse dell’URPS ed ex consigliere provinciale,  Francesco Capuano, consigliere comunale di Agira.

  Questo convegno cade a fagiolo perché la Sicilia continua ad essere considerata una colonia da utilizzare impunemente per le nefandezze dei politicanti che non sanno amministrarla e il territorio ennese, in specie le sue miniere dismesse, ricettacolo indiscriminato di rifiuti tossici che faranno aumentare di molto e sempre di più i casi di morte dovuti a malattie cancerogene.

  Poiché Il silenzio uccide più della denuncia, a questo punto si ritiene necessaria e urgente la convocazione dei Consigli Comunali dell’ex Provincia di Enna e la mobilitazione di tutti gli ennesi che da cinque anni deliberatamente sono stati privati dei loro rappresentanti istituzionali per favorire gli interessi dei grandi gruppi industriali e delle mafie che gestiscono il tesoro inesauribile e mortale dei rifiuti speciali.

  Non possiamo rimanere inoperosi e attendere gli sviluppi di una decisione scellerata e dannosa per la nostra salute e quella dei nostri figli, perché i governanti di questa abbandonata e “Strabuttanissima Sicilia” fino ad oggi ci hanno considerato dei sudditi che accettano supinamente le decisioni  prese dall’alto che riguardano il nostro futuro e il diritto alla sopravvivenza.

  E’ giunto il momento di ribellarci e far sentire con forza il nostro diritto alla vita e al buon governo della cosa pubblica.

  Non dimentichiamolo!

  Giuseppe Sammartino

 

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