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Banche: rilevato anatocismo sui conti correnti di Unicredit, BNL e Intesa San Paolo.

Anatocismo e condotte aggressive sono state rilevate dall’Antitrust in relazione alla politica condotta nei confronti dei propri clienti e correntisti da ben tre dei maggiori istituti di credito operanti sul territorio Italiano: stiamo parlando dell’Unicredit, della BNL (Banca Nazionale del Lavoro) e della Intesa San Paolo. Per tale ragione, l’Antitrust ha multato i tre istituti di credito con una sanzione di 11 milioni di euro.

Le tre banche avrebbero infatti commesso una grave violazione del Codice del Consumo,applicando tassi di interesse sugli interessi a debito dei propri clienti: pratica concessa solo previa specifica autorizzazione da parte del consumatore; per questo il trend generalmente adottato dagli Istituti di credito è stato di adottare una serie di misure finalizzate ad acquisire quante più autorizzazioni possibili da parte dei clienti, convinti – questi ultimi – che la sottoscrizione tale addebito costituisse la normale pratica di stipula del contratto con l’ente bancario e, per di più, senza essere davvero consapevoli delle conseguenze della concessione di tale autorizzazione.

Dall’indagine dell’Antitrust sono emerse anche le pratiche generalmente attuate dalle banche, soprattutto attraverso i canali web-mediati che non fornivano al cliente la scelta di negare il consenso all’applicazione di tali tassi di interesse: comunicazioni personalizzate precompilate, email e pop-up, ecc.

“Quanto rilevato dall’Antitrust costituisce fatti di notevole gravità” ha dichiarato l’avv. Manfredi Zammataro, presidente di CODICI – Centro per i diritti del cittadino – Sicilia “I numerosissimi clienti dei tre Istituti di Credito hanno purtroppo subito un vero e proprio raggiro, condizionati da pratiche commerciali aggressive che hanno sfruttato la scarsa informazione sulle regole in materia dell’applicazione di tassi di interesse, a detrimento del buon rapporto, chiaro e trasparente, che invece le banche dovrebbero fondare con la propria utenza. Un episodio che contribuisce una volta di più a gettare discredito sulle politiche degli enti bancari, minando pesantemente la fiducia del consumatore. Ma la cosa ancor più grave è che tali illegittime pretese, spesso hanno comportato il sovraindebitamento di centinaia di utenti che si sono trovati costretti a pagare ingenti somme a titolo di interessi. La nostra associazione ha attivato uno sportello per raccogliere tutte le segnalazioni di coloro che sono stati vittima della politica condotta dalle tre banche e che sono costretti a pagare interessi non dovuti e che adesso potranno attivare le procedure per la restituzione di quanto ingiustamente pagato in questi anni”.

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