Cronaca

Soccorso Alpino: nella notte salvato sull’Etna cercatore di funghi dalla Guardia di Finanza

I militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi, nella tarda serata
di ieri hanno recuperato e tratto in salvo un cercatore di funghi quarantaseienne
residente ad Aci Catena che si era smarrito in località Cavasecca, nel comune di
Zafferana Etnea (CT), a circa 920 metri s.l.m.

I militari del SAGF, con al seguito l’unità cinofila (costituita dal conduttore e dal cane
Asia) insieme alle altre squadre di soccorso (volontari del C.N.S.A.S, agenti del
Corpo Forestale Regionale e dei Vigili del fuoco), alle ore 18.00, dopo che il sorvolo
eseguito dall’elicottero dei Vigili del Fuoco aveva circoscritto l’ampia zona di
intervento, senza però individuare il punto, tra la folta vegetazione, in cui si trovava
il soggetto disperso, hanno avviato a piedi la perlustrazione dei ripidi canaloni del
bosco, nella fitta nebbia e pioggia.

Dopo diverse ore di ricerca senza che i tentativi di richiamo a voce ottenessero
risposta, i Finanzieri Soccorritori riuscivano a stabilire un contatto con il malcapitato
anche se la diffusione dell’eco delle vallate non dava loro assoluta certezza della
direzione di provenienza.
Tuttavia, alle 22,15, la squadra del SAGF, dopo essersi fatta strada con i machete
tra la fitta boscaglia e i rovi e aver scalato una ripida parete rocciosa, è riuscita, infine,
a raggiungere l’impaurito e infreddolito disperso, rassicurarlo e quindi trarlo in salvo
approntando nella discesa delle calate di soccorso, organizzate con corde statiche.
I militari e il cercatore di funghi raggiungevano, alle 23,15, la località Piano
dell’Acqua, sita nel comune di Zafferana Etnea, dove li attendevano le altre squadre
di soccorritori e un’ambulanza del servizio 118, pronta a prestare le necessarie cure
al disperso che poi, accompagnato nel luogo in cui aveva lasciato la propria
automobile, ha fatto rientro a casa.

In questo periodo i soccorritori del SAGF sono chiamati ad effettuare numerosi
interventi nei confronti di persone che si addentrano imprudentemente nelle aree
boschive del vulcano alla ricerca di funghi, senza le necessarie precauzioni di
sicurezza (quali, l’utilizzo di adeguato abbigliamento e attrezzature tecniche per
affrontare il terreno impervio, il freddo, la frequente nebbia improvvisa dell’Etna e
l’oscurità, anche con strumenti di segnalazione notturna e gps, nonché l’informazione
ai familiari del luogo in cui ci si dirigerà).

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