Cultura

Proposte Agenda Urbana: “promozione della competitività delle pmi ennesi”

Preliminarmente si esprime condivisione e apprezzamento per il contenuto della bozza di documento esaminata, che a nostro giudizio punta su un elemento di valorizzazione strategica sia sul piano economico che sul piano sociale: “il centro storico”.

In tale strategia occorre fissare obiettivi raggiungibili e basati sulla reale connotazione del tessuto imprenditoriale potenzialmente beneficiario della strategia medesima.

Ovviamente, come ben detto da alcuni intervenuti alla riunione, il punto di partenza non può essere che l’habitat. Il contesto urbano nel quale innestare la strategia dell’OT3 deve essere adeguato in termini di servizi e di standard urbanistici, favorendo così il potenziale aggregatore del centro come fattore di socializzazione e dunque generatore di bisogni di consumi.

In tal senso ci preme evidenziare come sia necessario che all’interno dell’OT3 e trasversalmente anche degli altri obbiettivi di Agenda Urbana siano previsti interventi atti a modernizzare il tessuto urbano individuato come area di intervento.

Alcune interventi necessari:

– Rifacimento prospetti ed eliminazione elementi “infestanti” (infissi alluminio, insegne impianti esterni ecc…)

– rifacimento aree pubbliche nell’area interessata (piazze, strade, marciapiedi, segnaletica, arredo verde, illuminazione pubblica)

– ammodernamento servizi (eliminazione cassonetti o interramento con elementi di immissione architettonici, miglioramento mobilità interna alla zona di intervento con minibus elettrici, bike shering ecc..; illuminazione artistica; parcheggi periferici all’area di intervento)

– ammodernamento accoglienza (creazione info point turistico/commerciali)

– sviluppo starter attrattivi (creazione di una o più aree infrastrutturale stabilmente  per la realizzazione eventi/piccole fiere,mercati,sagre, mostre ,eventi estemporanei ecc…)

Realizzato l’habitat capace di attrarre , incentivandole, nuove iniziative commerciali vocazionali (artigianato artistico, commercio ecc.) le leve su cui agire sono inevitabilmente quelle in grado di ottimizzare i costi e coordinare iniziative capaci di calamitare fruitori dell’area. In tal senso si propone di inserire la creazione di un marchio comune e possibilmente di un sistema aggregativo delle imprese coinvolte/insediate nell’area, che possa consentire la “socializzazione” di costi di marketing, di organizzazione eventi, di gestione di servizi (e-commerce con il marchio comune, shipping, delivering service con creazione di un sito esterno all’area per lo stoccaggio provvisorio merci e gestione della micro distribuzione nelle attività ecc…).

Il ruolo pubblico evidentemente appare fondamentale in quanto oltre a dover garantire interventi su spazi e servizi comuni di sua competenza deve anche definire un piano di incentivazione e stimolo alla localizzazione nell’area interessata di iniziative imprenditoriali.

Le leve possono essere rappresentate da:

-sgravi su imposte locali;

– azzeramento burocrazia per adempimenti localizzativi

– co-realizzazione eventi

– regolamentare la  concessione gratuita di spazi esterni destinati alle attività (dehors, stands, piccoli palchi esibizioni ecc…)

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