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Malati di smartphone: chi lo possiede lo usa più di 5 ore al giorno

Quasi la metà della popolazione mondiale usa uno smartphone e spende annualmente oltre 370 miliardi di dollari per nuovi modelli. Oltre alla cifra da capogiro investita per l’acquisto di device di questo tipo, ciò che fa riflettere è che siamo ormai diventati “malati di smartphone” al punto che quasi la metà degli utenti lo usa in media 5 ore al giorno, che salgono a 7 per circa un utente su quattro (il 26%). Questa tendenza appare più marcata nei paesi emergenti rispetto a quelli più sviluppati.

La passione verso i telefoni ‘smart’ è testimoniata da uno studio di Counterpoint Research condotto su 3500 utenti di tutto il mondo. In meno di 10 anni, gli smartphone sono diventati cruciali nella vita di molte persone al punto da imporre la loro supremazia su molti altri strumenti.

Navigare sulla rete e giocare online sono le attività più popolari svolte tramite uno smartphone nei vari paesi del mondo con percentuali di utilizzo rispettivamente del 64% e del 62%. Seguono le tradizionali chiamate vocali (56%) e i servizi di messaggistica (54%).

A causa della crescente dipendenza dagli smartphone, così come della disponibilità di device a buon mercato, il ciclo medio di sostituzione di un apparecchio è ridotto a 21 mesi. La crescita dei brand cinesi che offrono prodotti con caratteristiche di alto livello a prezzi abbordabili, porta ad innescare un più rapido ciclo di sostituzione. Inoltre, la crescita degli smartphone “rigenerati” e di seconda mano contribuisce a catalizzare questa tendenza.

I consumatori dei mercati emergenti hanno cominciato ad essere più aggressivi rispetto ai consumatori delle economie più avanzate questa tendenza è completamente all’opposto di quella che ha caratterizzato l’era del telefono tradizionale. A titolo di esempio, un consumatore messicano rimpiazza il su telefono ogni 18 mesi, e circa un utilizzatore su 3 ama sostituirlo ogni anno.

Al contrario, i consumatori giapponesi cambiano telefono ogni 26 mesi, il tempo più lungo dichiarato dai partecipanti alla survey. Questo è in parte dovuto al fatto che si tratta per la maggior parte di utilizzatori “maturi” che hanno accesso a device più sofisticati che nn hanno bisogno di essere aggiornati frequentemente.

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