Politica

Leonforte, Vanadia: l’intervento in consiglio comunale sulla mozione di sfiducia

Riceviamo:

“Sin dal suo insediamento, il Sindaco ha prodotto, unicamente, un pericoloso e riprovevole degrado dell’azione politica e amministrativa da noi evidenziato nelle precedenti mozioni di sfiducia mai discusse soltanto per mancanza di voti in Consiglio Comunale.

In numerose occasioni abbiamo contestato inosservanze ai più elementari dettami di correttezza, trasparenza e buona gestione politico-amministrativa, oltre che a gravi inadempienze amministrative.

La mancanza di qualsivoglia iniziativa politica e programmatica dell’Amministrazione Sinatra è la causa principale della scarsa efficacia, se non proprio paralisi, dell’azione amministrativa, che ha generato  sfiducia e disorientamento anche tra i nostri concittadini.

Attraverso la mozione di sfiducia si vuole, pertanto, decretare il fallimento di un progetto al quale il nostro gruppo consiliare non ha mai creduto fin dall’inizio del mandato.

E’ quindi con senso di responsabilità e di rispetto che esporrò le considerazioni che mi hanno portato a firmare con convinzione questa mozione di sfiducia e per chiarire che non siamo di fronte ad un “agguato” nei confronti del Sindaco ma che le ragioni sottese evidenziano gravi carenze amministrative nel suo operato.

Prima grave violazione di legge: il Sindaco non ha mai presentato la relazione annuale (probabilmente perché non ha mai avuto nulla da scrivere) nonostante i ripetuti solleciti posti in essere dal nostro gruppo consiliare.

Tale contestazione di certo non nasce con la mozione di sfiducia presentata nei giorni scorsi cosi come qualcuno ha voluto far credere accusando i firmatari di averci pensato troppo tardi.

Ebbene precisare, infatti, che il gruppo Progettare Futuro ha sempre contestato tale inadempimento sin dal primo anno di mandato e successivamente dapprima attraverso la mozione di sfiducia che avevamo provato a discutere già nel gennaio del 2016 e poi con la mozione di censura da noi presentata nel gennaio del 2017.

Ma il primo cittadino ha fatto sempre finta di niente; eppure, ci saremmo aspettati maggiore attenzione alla presentazione di un documento importante da parte di una nuova Amministrazione comunale, che avrebbe avuto tutto l’interesse ad illustrare al Consiglio Comunale ciò che ha fatto per i cittadini rimettendosi al loro giudizio.

Silenzio totale nonostante lo Statuto del Comune di Leonforte (art. 13, comma 2) e la Legge Regionale del 26 Agosto 1992 n. 7 (art. 17, comma 1) sanciscono che il Sindaco ogni anno debba presentare una relazione scritta al Consiglio Comunale, sullo stato di attuazione del programma e sulla attività svolta, nonché su fatti particolarmente rilevanti.

Tale atto è un obbligo legislativo che risponde all’esigenza di informare i cittadini sull’attività amministrativa, in nome della tanto decantata trasparenza, uno dei tanti slogan da campagna elettorale posti in essere dal Sindaco Sinatra.

Certo, non si può non tenere conto del verosimile imbarazzo del Sindaco costretto per legge a stilare una relazione da presentare alla cittadinanza, davanti a un bilancio negativo dell’attività amministrativa e senza che nessuno dei punti del programma sia stato minimamente sfiorato.

Altra grave violazione di legge più volte segnalata dal nostro gruppo è stato il ritardo nel rispondere agli atti consiliari (interrogazioni, interpellanze, mozioni) su tematiche rilevanti quali lo stato di agibilità degli edifici pubblici, la revisione del PRG, le problematiche attinenti la viabilità (strisce blu e della ztl, la mancanza di un piano urbano del traffico) i numerosi debiti prodotti in questi anni, le problematiche con Acquaenna (partite pregresse, ritardo nei lavori di ripristino del manto stradale), i rifiuti, il fenomeno del randagismo, la dislocazione dell’antenna Telecom, e tanto altro ancora.

Altra grave violazione di legge addebitabile al Sindaco ha riguardato la mancata notifica all’Asp di Enna dell’ordinanza sindacale del 20 Ottobre 2015 per la messa in sicurezza dell’Ospedale F.B.C. di Leonforte e l’avere disatteso l’ulteriore atto di indirizzo del Consiglio per notificare una nuova ordinanza a tutela della salute pubblica.

Imperdonabile è stata poi la scelta di riqualificazione della Piazza Margherita con la collocazione dei dissuasori che hanno determinato uno sperpero di denaro pubblico notevole che il nostro gruppo ha segnalato alla Corte dei Conti ipotizzando un danno erariale.

A mio parere, sussistono tutti i presupposti giuridici per poter attivare un’ispezione da parte dell’Assessorato agli Enti Locali che dovrebbe portare prima alla sospensione e poi alla rimozione del sindaco.

L’art. 40, della Legge 142/90, dispone infatti la rimozione e sospensione degli amministratori di enti locali, tra l’altro per gravi e persistenti violazioni di legge; tale reiterate omissioni, unitamente alle inadempienze sulle norme previste dal Decreto Legislativo n. 33 del 14 marzo 2013, rappresentano anche il misconoscimento della funzione di controllo politico da esercitarsi da parte del Consiglio comunale e non consente ai cittadini la conoscenza di tale attività.

Ciò che da consigliere comunale ho potuto constatare ed evidenziare in questi anni è stata una mancanza totale del rispetto dei principi di legalità, trasparenza, efficienza e buona amministrazione.

Eppure c’è chi in Consiglio Comunale (e non solo) ci accusa di essere stati inattivi e non presenti in talune sedute.

 Evidentemente non bastano le innumerevoli interrogazioni, interpellanze, mozioni, atti di indirizzo, pregiudiziali (si parla di circa 50 atti consiliari…), e ancora interventi continui in Consiglio Comunale, proposte nei lavori di commissione consiliare; siamo l’unico gruppo presente spesso contemporaneamente nelle commissioni consiliari e nelle riunioni di capo gruppo; nelle occasioni in cui abbiamo abbandonato l’aula consiliare abbiamo sempre motivato la nostra scelta contrariamente a chi scappa durante le commissioni consiliari e i consigli per poi magicamente riapparire e votare a favore dell’Amministrazione.

Abbiamo sempre svolto un’azione di opposizione vera! Quella che è mancata è stata forse una adeguata cassa di risonanza: purtroppo non abbiamo addetti stampa o media con i quali veicolare adeguatamente le nostre azioni, nè siamo soliti servirci di cortei, comizi, con centri di potere, per alimentare le nostre proteste.

Abbiamo sempre inviato materiale alla stampa locale ed alle testate giornalistiche on line: alcune testate hanno, tuttavia, deciso di non scrivere più nulla sulla nostra attività politica senza alcun apparente motivo

Facciamo opposizione in aula consiliare ma anche e soprattutto durante i lavori delle commissioni consiliari dove proviamo a bloccare le scelte e le azioni scellerate del Sindaco.

Un esempio su tutti: nelle ultime settimane insieme ad altri consiglieri comunali abbiamo contestato la scelta amministrativa di apportare un importante modifica all’art. 10 del Regolamento dei servizi socio-assistenziali nella parte riguardante il “Trasporto presso centri di riabilitazione”.

L’amministrazione ha, infatti, deciso di diminuire il contributo per il trasporto dei soggetti disabili ai sensi della L. n. 104/1992 che effettuano cure riabilitative presso centri specializzati.

Ma è importante andare a leggere le motivazioni contenute nella proposta di delibera e soffermarsi un attimo nella parte in cui si legge: “atteso, che nel corso degli anni il numero degli utenti che ha diritto al contributo per il trasporto presso i centri di riabilitazione è aumentato in maniera considerevole”.

Quindi, per il Comune di Leonforte ammalarsi oggi sarebbe una colpa!!

Peccato che si tratta dello stesso Ente che nonostante i numerosi solleciti per dislocare l’antenna Telecom collocata in pieno centro urbano, accanto ad un asilo nido, una scuola superiore, un campo sportivo frequentato da numerosi bambini, continua a fare orecchie da mercante …

Nella medesima delibera si giustifica la diminuzione del contributo alle persone disabili in quanto “il Comune di Leonforte ha avviato il piano di riequilibrio economico-finanziario il quale obbliga alla riduzione della spesa”.

Qui siamo davvero al paradosso: è obbligatorio ridurre la spesa, si legge nella delibera, ma analizzando attentamente l’albo pretorio si assiste quotidianamente alla pubblicazione di delibere con impegni di spesa che variano dall’installazione di archetti parapedoni inutili ed irregolari, all’acquisto di climatizzatori o scanner molto costosi, all’acquisto di telecamere all’ingresso del paese, ai tanti soldi buttati per i dissuasori di Piazza Margherita; tutte spese evitabili e non giustificabili in un ente avviato al riequilibrio finanziario…

Ecco perché ridurre il contributo per chi sta male appare indubbiamente un atto vergognoso!!

Abbiamo chiesto più volte in commissione (fino a ieri) di ritirare la delibera; abbiamo aspettato una risposta del Sindaco che in più di una occasione ha declinato l’invito, continuando a tergiversare, impegnato in queste settimane a riflettere sulla mozione …

All’orizzonte non s’intravede una soluzione all’attuale situazione di crisi, la quale sta determinando un immobilismo e un’impotenza tali da aver trascinato il paese verso una inutile agonia che rischia di protrarsi sino alla scadenza naturale, arrecando ulteriori gravi danni all’intera cittadinanza.

In una cosa il Sindaco è stato bravo: mettere d’accordo consiglieri di destra, di sinistra, di maggioranza, di centro, appartenenti alle liste civiche, indipendenti, che mettono da parte le proprie divisioni ideologiche e politiche, compiendo l’estremo atto, la sfiducia!

Tuttavia, il nostro gruppo, anche se ha firmato la mozione unitamente ai consiglieri appartenenti fino ad oggi alla maggioranza consiliare non ha nulla da condividere con il Pd a qualunque livello, locale, provinciale, regionale e nazionale!

Abbiamo assistito e assistiamo ancora oggi a continue beghe interne, lotte di potere, spartizioni di poltrone, divisioni e riappacificazioni che non ci appartengono!!

Il Sindaco con un comunicato apparso recentemente sui social in merito ad una ipotetica mozione di sfiducia parlava di “chiacchiere di quartiere” di voci infondate auspicate dall’opposizione, sostenendo di avere ampia fiducia da parte dei 13 consiglieri; in quell’occasione ha anche elogiato il PD definendolo “un partito serio” di cui l’ A .C. si onora di appartenere e che avrebbe certamente anticipato le fughe di notizie o diverse iniziative …

Sappiamo tutti come è andata a finire … sappiamo tutti la serietà che avete dimostrato in questi anni di amministrazione che hanno portato una lenta e inesorabile decadenza del territorio, alla vanificazione delle prospettive di sviluppo della collettività, allo svuotamento del paese, alla morta inesorabile della nostra cara Leonforte.

Concludo richiamando le parole pronunciate da Enrico Berlinguer nel 1981 ma ancora oggi molto attuali e sulle quali, Signor Sindaco, dovrebbe seriamente riflettere: “I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società e della gente, idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, i più disparati, i più contraddittori, talvolta anche loschi, comunque senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, oppure distorcendoli, senza perseguire il bene comune”.

Il consigliere comunale

Pietro Vanadia

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