Elezioni Regionali 2017

Elezioni: condannati che candidano i parenti per comandare sempre loro!

Saranno sorprendenti queste imminenti elezioni regionali del 5 novembre!

   Nessuno si meravigli se i soliti noti della politica nostrana, interdetti a vita, a lunghi anni di carcere, con la responsabilità di aver gettato la Sicilia nel dissesto economico e tantissime famiglie nella miseria più nera, metteranno quali candidati i loro figli, i loro fratelli, i loro congiunti per rimanere al comando per almeno altri cinque anni sbandierando ai quattro venti che hanno operato finalmente il rinnovamento delle liste mettendo al loro posto gli uomini migliori e più rappresentativi del momento.

   Questo sta accadendo e così appare a circa due mesi dalle elezioni per il rinnovo dell’Assemblea della Regione Siciliana.

   Allo scadere della presentazione delle liste elettorali vedremo candidati nei collegi più sicuri, qualcuno magari nel listino, alcuni figli e parenti di politici condannati perché la spartizione dei posti al parlamento siciliano (ridotti a 70 e li chiameremo d’ora in poi pezzi da settanta, non più da novanta!) deve essere garantita in anticipo a coloro che in alto sempre stanno per avere la certezza matematica di continuare la vecchia politica dello sperpero del denaro pubblico a fini clientelari e in favore soprattutto dei familiari e degli amici loro più vicini e tanto cari.

   I candidati alla Presidenza della Regione Siciliana questa volta di certo saranno uomini dalla faccia pulita, dal passato immacolato, nel pieno rispetto del codice etico approvato dalla Commissione Antimafia Siciliana.

    Questa circostanza d’opportunità e utile allo scopo, che dovrebbe essere di per sé una scelta politica imprescindibile per ogni tipo di elezione e per ogni candidatura, aumenta la possibilità di vedere eletti i loro parenti e spiega chiaramente la retromarcia di alcuni di loro che avevano annunciato di non ripresentarsi e che ora con insistenza pretendono di essere nuovamente messi in lista.

    Non esistendo più i Partiti di una volta che “costringevano” a lunghi anni di militanza per essere messi in lista nelle competizioni provinciali, regionali e nazionali, oggi che sono di moda le liste fai da te, dove è conveniente collocare personaggi di bella presenza, in possesso di quattrini, meglio ancora se inseriti nei posti chiave della vita pubblica e privata, spesso voltagabbana come tratto distintivo della loro personalità, tutto è più semplice e sbrigativo.

   Se hai queste “eccellenti” qualità e dai la certezza di essere asservibile ad un gioco di squadra che assecondi in tutte le circostanze ed evenienze il capobastone di turno, sei di sicuro messo in lista anche se ti manca “quel quid” che fa di Te un leader e non un “caprone da monta” baldanzoso e speranzoso per la sola presenza di aumentare i consensi.

   Coloro che sono competenti, onesti e capaci si devono mettere da parte e inoperosi aspettare il prossimo turno elettorale perché sono ancora una volta d’intralcio alla politica del malaffare a beneficio perenne degli amici e dei familiari.

   Questo è il pensiero e la speranza dei tanti malversatori della politica siciliana!

   Non hanno, però, ancora capito che questa volta la gente perbene li manderà a casa votando per gli uomini e le liste che al meglio rappresentano il cambiamento e la voglia di riscatto del popolo siciliano.

Giuseppe Sammartino

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