Secondo la ricostruzione dei carabinieri, il delitto è stato compiuto nel pomeriggio. Quando il padre e la madre sono tornati a casa, il 40enne ha detto: “E’ morta zia”. La coppia è entrata in casa e ha trovato il cadavere della donna, sorella della madre dell’omicida, a terra sotto il tavolo. Poco distante un coltello da cucina insanguinato. L’uomo – che si è inizialmente chiuso in un mutismo assoluto, in stato di choc – al momento del ritrovamento aveva tracce di sangue sugli abiti.

“Dietro questa storia c’è un ragazzo con gravi problemi che, purtroppo, in un momento di non lucidità ha ucciso la zia con un fendente al collo”, ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Ascoli Piceno Ciro Niglio. L’accusa per il 40enne, rinchiuso dalle prime ore di questa mattina nel carcere di Marino del Tronto in attesa dell’udienza di convalida del fermo, è di omicidio volontario. Ma per il 40enne – difeso dall’avvocato Silvio Venieri, presente al momento della confessione – è molto probabile che venga eseguita una perizia psichiatrica per stabilire se al momento del fatto era capace di intendere e di volere.