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Il 15 Agosto 1937 Mussolini a Pergusa

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“L’esperimento nel comprensorio di Pergusa fu realizzato su un fondo di 120 ettari, esteso successivamente a 400 ettari, assegnato alle famiglie coloniche con contratto di miglioria a lunga scadenza, secondo un piano studiato dell’Unione Provinciale Fascista degli Agricoltori che provvide anche alla messa in dimora delle piante di ulivi e mandorli. Dalla corrispondenza disponibile in archivio si ricava l’impressione che l’esperimento sia stato positivo, tanto che fu progettato un altro lotto di case con un’ulteriore donazione del Duce mentre si lavorava alla costruzione delle opere pubbliche essenziali per la piccola comunità rurale. Si fecero anche progetti per lo sfruttamento turistico del lago appena compiuto il totale risanamento della zona. Nel corso del suo trionfale viaggio in Sicilia, compiuto nell’estate 1937, il Duce si fermò a Pergusa per constatare de visu gli effetti positivi della bonifica intrapresa e vedere il villaggio agricolo alla cui costruzione egli aveva contribuito di persona. In quell’occasione si celebrò sulla piazza una “sagra della nuzialità” istituita nel quadro della politica demografica del governo, e cioè un matrimonio collettivo di ben 100 coppie alle quali fu consegnato un premio detto appunto di nuzialità.
Per grazia del Duce, Pergusa “la maledetta” era diventata quasi un’oasi, una dimostrazione che al tempo del fascismo i flagelli naturali andavano combattuti e non più subiti da coloro che lavoravano la terra. Dopo essere stata a lungo considerata quale porta agli inferi, Pergusa apriva la strada al paradiso dei contadini: una casa e una terra”.

Tratto da “Nel segno del Littorio” di Liliane Dufour, Edizioni Lussografica Caltanissetta, 2005.

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