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Cna: Speranze dall’ARS per il futuro della CPA di Enna

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Ieri la Commissione attività produttive dell’Ars si è occupata della CPA, Commissione Provinciale dell’Artigianato, di Enna. La CPA è l’organo che delibera l’iscrizione di una impresa all’Albo Artigiani. Questo importante ruolo ad Enna veniva garantito da un gruppo di esperti nominati dalle associazioni datoriali che svolgevano gratuitamente questo compito che quindi non gravava in nessun modo sui bilanci camerali. Nel mese di maggio l’Assessorato comunicava la decadenza della CPA di Enna e l’accorpamento con Palermo sulla base di una interpretazione normativa che era stata oggetto di contestazione delle associazioni ennesi. Da quando l’organismo è stato soppresso sono comparsi i disagi per le imprese che adesso devono aspettare almeno 60 giorni per avere una risposta sull’accoglimento della pratica.

In occasione dell’audizione di CNA sul mancato sblocco dei fondi dell’Artigianato e sullo Stato delle Camere di Commercio siciliane, si è approfittato per fare il punto sulla situazione ennese, che poi rischia di trovare applicazione in altre camere siciliane.

L’incontro a cui erano presenti anche i funzionari autori del provvedimento di soppressione è stato l’occasione per ribadire i disagi e le disparità provocate dal provvedimento.

Grazie anche all’intervento dell’On. Alloro presente in Commissione e promotore di una importante azione di sollecito la Commissione ha inviato i funzionari a individuare una soluzione che possa consentire di risolvere il problema. L’On. Alloro ha anticipato la disponibilità a sollecitare una risoluzione o a proporre un emendamento alla legge.

“Dispiace che nella stessa seduta della Commissione in cui abbiamo appreso che per inerzia dell’Apparato Regionale ogni anno le imprese siciliane perdono circa 40 milioni di euro che la Regione omette di chiedere allo Stato ” dichiara Il Presidente della Cna di Enna, Filippo Scivoli – si scopre che gli stessi funzionari impiegano il loro tempo ad interpretare in modo assolutamente cavilloso una legge creando disagi smisurati senza neanche risparmiare un euro.

Siamo grati al presidente Laccoto, e all’On. Alloro per le posizioni espresse in Commissione, ma anche a tutte le forze politiche che hanno manifestato la loro solidarietà.

Appare assurdo che nonostante tutto non si possa ripristinare una Commissione gratuita obbligando le imprese a sostenere il costo di 60 giorni di attesa, o peggio affrontare diversi viaggi per Palermo per sistemare documenti”

Sull’argomento è stata sollecitata anche l’Assessore Lantieri che nei prossimi giorni incontrerà l’Assessore Regionale alle Attività Produttive Mariella Lo Bello per caldeggiare una soluzione.

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