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Troina: il consiglio comunale da l’ok all’arrivo dei minori non accompagnati, ma regolamentato

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Impegnare l’ANCI a interloquire con il Governo nazionale e il Ministero dell’Interno per proporzionare il numero di minori stranieri non accompagnati al numero di abitanti e alla presenza delle altre strutture ospitanti per adulti presenti in città, tenendo conto del parere dell’amministrazione comunale, e aderire al Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (SPRAR).
È quanto ha approvato ieri sera all’unanimità il consiglio comunale, con un ordine del giorno e un atto di indirizzo all’amministrazione comunale, a conclusione di un lungo e partecipato consesso civico svoltosi nell’aula consiliare del palazzo municipale, convocato appositamente in seduta aperta dal presidente Alfio Giachino per informare e dare ai cittadini la possibilità di intervenire in merito ai recenti arrivi di immigrati nel territorio comunale, che hanno destato non poche tensioni e apprensioni. “La comunità troinese – ha dichiarato il sindaco Fabio Venezia – , non è razzista, ma cosciente del problema internazionale della migrazione. Siamo disponibili a farci in parte carico del problema, anche se non siamo nelle condizioni di poter accogliere all’infinito e fuori dalle regole. Faremo la nostra piccola parte, anche perché un percorso di integrazione serio è possibile per un numero di migranti che sia proporzionale alla nostra popolazione. Se i numeri saranno fuori controllo, non potremo accogliere a oltranza. Condurremo una battaglia attraverso l’ANCI per regolamentare il flusso dei minori non accompagnati, che sfugge a ogni regola e a qualsiasi controllo, cercando che venga garantito un criterio di proporzionalità”. Come ha reso noto il primo cittadino, attualmente in città sono presenti 59 migranti, ospitati in 2 strutture di accoglienza e 2 immobili privati del centro abitato, dei quali 41 sono adulti e 18 minori.
L’amministrazione sta già coinvolgendo le associazioni locali e il gruppo scout per avviare un percorso congiunto di integrazione, anche sulla scorta delle rassicurazioni che il sindaco ha ricevuto martedì scorso dalla Prefettura, che ha garantito che non arriveranno altri adulti e che si procederà a un’equa distribuzione dei migranti in tutti i comuni.
“Purtroppo – ha proseguito il sindaco Venezia – , si tratta di una problematica che non coinvolge solo la nostra comunità e in cui il Comune, è chiamato a cose fatte solo per esprimere il proprio parere tecnico sull’agibilità degli immobili che, su iniziativa privata dei cittadini, vengono messi a disposizione per l’accoglienza e incrementano la presenza dei migranti nel territorio. La nostra attenzione è massima e istituiremo nei prossimi giorni un osservatorio locale composto da tre figure, per monitorare le condizioni igienico-sanitarie degli immobili e quelle di trattamento dei migranti ospitati. Entro il prossimo settembre, espletate le procedure normative e burocratiche, aderiremo allo SPRAR che, nonostante l’apertura di una nuova struttura di accoglienza, non risolverà purtroppo il problema, né tantomeno garantirà un aumento o una diminuzione dei migranti ospitati”.
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