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Salvo La Rosa e Pietrangelo Buttafuoco a Nissoria presentano il libro: “I baci sono definitivi”

Buttafuoco - La Rosa

   Dopo il gradimento ottenuto nella splendida Villa Bonsignore di Leonforte, su richiesta del giovane Marco Signorelli (studente universitario della Kore di Enna) accolta positivamente dal sindaco Armando Glorioso, domenica prossima 23 luglio, alle ore 20,00, nello spiazzale di Via Canonica a ridosso della Chiesa San Giuseppe, il giornalista-scrittore Pietrangelo Buttafuoco sarà presente a Nissoria per presentare I baci sono definitivi, l’ultimo suo libro pieno di lirismo sulla vita dei pendolari, su uomini e donne che si osservano e si desiderano in un treno, che però non si scambiano un indirizzo, un numero telefonico e, quindi, non s’incontreranno più.

   Su invito del sindaco Glorioso quale amico di entrambi, Buttafuoco sarà intervistato dal giornalista Salvo La Rosa, l’eclettico presentatore per vent’anni della trasmissione televisiva Insieme di Antenna Sicilia e da due anni di Meraviglioso del Tgs.

   Pietrangelo Buttafuoco, dopo il successo televisivo di O lì o là e il viaggio con Mario Incudine per cantare alle genti di tutta Italia Il dolore pazzo dell’amore, come ha incantato Leonforte, il paese dei suoi amati genitori, così incanterà Nissoria, il paese nativo dell’onorevole Nino Buttafuoco, l’indimenticato zio Nino e il sindaco di tutti i Nissorini, con la lettura, come soltanto lui sa fare, di questi racconti fatti “cunto” di “incontri straordinari, storie d’innamorati, struggenti malìe, canzoni, dediche ed epiche vissute tra i sedili, i corrimani, le scale mobili e i nodi delle stazioni della metropolitana”.

   Per i Nissorini, la presenza in contemporanea a Nissoria di Pietrangelo Buttafuoco e di Salvo La Rosa, è un’occasione unica, irripetibile, da non perdere.

   Al temine della Messa, lasciando le loro case, i bar e i circoli, i Nissorini siamo certi non mancheranno all’appuntamento del prossimo 23 luglio per rendere onore e merito a Pietrangelo Buttafuoco e a Salvo La Rosa, personaggi entrambi prodigiosi dell’amata nostra terra.

   Nella stessa serata, avranno l’opportunità di assistere all’inaugurazione della nuova Piazza Duomo, alquanto scenografica eppur anche bella, appena ristrutturata dall’Amministrazione Glorioso.

   Tra i racconti del libro di Buttafuoco, quello di un vecchio e una vecchia che “si sono seduti dalla stazione Battistini per arrivare fino ad Anagnina” e quello di “quando ci siamo trovati insieme, io e i miei figli, sotto la bara di mio padre, portandola in spalla, abbiamo vissuto non poco fuoco”, vale a dire minuti, attimi, momenti, che hanno segnato per sempre la loro vita, pieni entrambi di tanto amore e molta poesia, sono senz’altro i più riusciti, i più toccanti, i più significativi.

    Il primo parecchio ironico, ma pieno di amore illimitato da parte di una moglie ridotta a badante di un marito che si fa la pipì addosso, che nonostante tutto “si prosegue insieme anche nella cattiva sorte”, certa e paga di averlo suo per sempre, perché “sarà sempre così, sarà sempre peggio. Ma sei finalmente mio, amore mio”.

    Il secondo toccante, un “cunto” appassionato, carico di “sconfinato”amore verso i due suoi figli, verso la “sua” famiglia, allo scopo di mettere radici, che è poi la prova che durante il tempo di quel funerale i suoi figli “facevano gli uomini diventati grandi”, avendo raggiunto la “solidità del vivere” e compreso fino in fondo il significato del morire. Giuseppe Sammartino

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