Politica

“La strategia di Renzi”, l’editoriale di Luca Galante

renzi

Dopo il fallimento della riforma elettorale, solo l’ultimo di una serie di fallimenti, il buon Renzi si è trovato a dover risolvere un problema che sinceramente sperava di non dover affrontare. Come trovare i soldi per la finanziaria di ottobre senza aumentare le tasse e con le elezioni pochi mesi dopo.

Ed ecco, signore e signori, i tre capisaldi su cui il buon Matteo conta, ad oggi, per arrivare ad ottobre con in programma soltanto un po’ di spending revue ed un po’ di lotta all’evasione fiscale.

Punto primo. Una quantomai insolita tolleranza da parte delle istituzioni europee. Severissime ai limiti del sadismo e dello sberleffo con Berlusconi, ferree con Monti ma insolitamente lassiste con Renzi al quale viene stranamente concesso di tutto, da ultimo il salvataggio delle due banche venete con i soldi dello Stato. A riguardo gli spagnoli sono giustamente risentiti. Il Banco di Santander ha appena dovuto far un’operazione analoga ma è stato costretto a prendere tutto, compreso i crediti deteriorati e la cartaccia nei cestini.

Punto secondo. Dei mirabolanti dati ISTAT riguardo la crescita economica. E’ inutile negarlo. Da alcuni mesi a questa parte viviamo nel paese di Bengodi. E’ stata sconfitta la povertà, la crescita è forte e robusta, la disoccupazione è un lontano ricordo e si favoleggia di mazzette di soldi abbandonate agli angoli delle strade causa tasche troppo piccole. Almeno secondo l’ISTAT. Mah? Devo essere distratto. Comunque questi dati serviranno ad una manovra più light.

Punto terzo. L’immigrazione. Poiché è chiaro che l’Europa non è interessata a farsi carico dei migranti che arrivano sulle nostre coste, riusciremo a strappare qualche zero virgola in più di flessibilità quando dovremo presentare i nostri conti ad ottobre. A questo servono i rientri improvvisi e preoccupati di Minniti dai viaggi di Stato e gli interventi preoccupati di Gentiloni. Servono a descrivere la situazione come assolutamente eccezionale e bisognosa di comprensione “contabile” in sede di bilancio visto che di rimpatri o accoglienza in altri Stati non se ne parla.

Poco importa che la situazione fosse invece prevedibile, prevista nei dettagli e chiaramente ignorata.

Questo è il massimo della strategia renziana. Un tirare a campare elettorale. E’ già tanto.

LUCA GALANTE

In alto