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Ospedale di Enna: altre metodiche di eccellenza per la cardiologia diretta da Lello Vasco

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Nuovo traguardo raggiunto dalla Cardiologia dell’ospedale Umberto I, per la prima volta a Enna l’equipe del primario Lello Vasco ha eseguito l’ablazione transcatetere, una delle metodiche per il trattamento della fibrillazione atriale patologia cardiologica in netto aumento nella popolazione. Il paziente numero uno sottoporsi all’intervento è stato un uomo di 51 anni affetto da tachiaritmia da rientro.  Si tratta dunque di una procedura poco invasiva che consente di curare molte aritmie in pazienti con specifiche caratteristiche cliniche e si aggiunge alla già intensa attività che il reparto al secondo piano del nosocomio ennese garantisce nel campo della elettrostimolazione con impianto di dispositivi anti – bradicardici e di defibrillatori. Anche in carenza di personale numericamente idoneo. La procedura in buona sostanza consiste nell’eliminazione dei focolai o delle vie elettriche anomale che sono responsabili dell’aritmia stessa creando una sorta di lesione necessaria per creare un’interruzione nella comunicazione elettrica. “Un sondino di plastica con una punta metallica viene introdotto nelle cavità cardiache – spiega Vasco – ed attraverso questo particolare catetere viene fatta passare energia elettrica, chiamata radiofrequenza, che riscalda la punta metallica del catetere e produce piccole bruciature che “distruggono” il tessuto cardiaco responsabile della aritmia ristabilendo il passaggio di segnali elettrici normali”. La radiofrequenza viene applicata solo sul substrato della aritmia eliminandolo senza creare danni ai tessuti normali. La durata dell’intervento è in media di 45-90 minuti e il periodo di recupero funzionale dopo la pratica è di qualche giorno, quattro o cinque. Alte le percentuali di riuscita e quindi della risoluzione o quasi del problema di tutti quei pazienti affetti da tachiaritmia e qualità della vita compromessa.  In questa prima fase l’equipe ennese di Cardiologia si avvale della stretta collaborazione del gruppo di Elettrofisiologi del policlinico di Brescia.  “Sono molto soddisfatto del traguardo raggiunto – dichiara il primario –   La cardiologia di Enna accresce ancora l’offerta sanitaria offrendo ai pazienti che si rivolgono alla nostra struttura un numero sempre più ampio di servizi e prestazioni”. Quindi la elettrofisiologia si aggiunge alle innumerevoli attività che l’unità operativa svolge: dalla ecocardiografia tridimensionale alla risonanza magnetica cardiaca eseguita in stretta collaborazione con il reparto di Radiologia, dalla riabilitazione cardiologica alla cardiologia pediatrica alla cardio-oncologia che ha riscosso grande interesse da parte dei malati oncologici, in numero crescente, alle prese con la chemioterapia quest’ultima disciplina è infatti finalizzata alla diagnosi, alla prevenzione e al trattamento delle complicazioni cardiovascolari derivanti dalle terapie antitumorali senza dimenticare l’attivazione della unità di valutazione del dolore toracico che, se in sinergia con gli altri reparti interessati, può essere molto utile ai pazienti a rischio vita ma soprattutto al Pronto soccorso spesso in carenza di medici e infermieri rispetto al bacino di utenza che afferisce all’ospedale di contrada Ferrante. “Mi sento – conclude Vasco – di ringraziare tutti i miei collaboratori per l’impegno che continuano a profondere nelle attività di reparto. Con questo entusiasmo sono sicuro che altri traguardi saranno raggiunti”.

Angela Montalto – Fonte Ennapress

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