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Enna: mercoledì 14 giugno assemblea della Sinistra siciliana

Aderenti all’ “Appello per una lista della Sinistra alternativa alle elezioni regionali” lanciato da soggetti e organizzazioni della sinistra catanese, promuovono l’assemblea pubblica “Per una Sicilia di Pace, Lavoro e Giustizia Sociale – Costruiamo il fronte popolare della sinistra di alternativa”, che avrà luogo mercoledì 14 Giugno ore 17.00 presso il Centro Luciano Lama in Via Civiltà del Lavoro 17/A a Enna Bassa:

Introduce:
Gabriella Mancuso (Direttivo provinciale CGIL Enna)
Interverranno:
Sonia Spallitta (Segreteria Regionale Sicilia PRC)
Luca Cangemi (Segreteria Nazionale PCI)
Conclude:
Saverio Cipriano (Coordinatore Regionale Confederale di Democrazia e
Lavoro/CGIL)20170614 locandina [1]

APPELLO PER UNA LISTA DELLA SINISTRA ALTERNATIVA ALLE ELEZIONI REGIONALI Promosso da attivisti/e sociali, militanti, operatori/rici culturali, esponenti dell’associazionismo, e dalle forze politiche della sinistra alternativa catanesi.

Con la vittoria del 4 dicembre, abbiamo difeso la Costituzione: ora vogliamo che i suoi principi vengano finalmente attuati. Ci battiamo per affermare, contro i decreti Minniti-Orlando e contro la logica dei sindaci-sceriffo, che alimentano la propaganda xenofoba delle destre, i diritti di libertà e democrazia per tutte/i. Rivendichiamo la difesa della scuola pubblica, della sanità, dell’assistenza sociale, dei beni comuni, la tutela dell’ambiente, la riconversione ecologica dell’attuale modello economico, la valorizzazione delle risorse naturali. Vogliamo affermare il primato dell’intervento pubblico in economia per garantire il lavoro e la lotta al precariato, a partire dall’agricoltura, dove si assiste a processi di ritorno al latifondo, al caporalato, alla legittimazione dell’economia mafiosa, alle nuove forme di schiavitù. Siamo contro il Jobs Act e per il ripristino dell’art. 18, della contrattazione collettiva, della democrazia sindacale senza discriminazioni nei luoghi di lavoro. Per una SICILIA e un MEDITERRANEO di PACE, continuiamo a lottare contro il MUOS di Niscemi e contro la militarizzazione che, da Sigonella a Birgi, fa della nostra isola e del suo mare una piattaforma strategica nello scenario di guerra permanente; quella guerra che, dall’Africa al Medio Oriente, produce povertà e abbandono fuga dalla propria terra di milioni di donne e uomini. Denunciamo la natura liberista, antipopolare e antisociale dei paesi più ricchi del pianeta, e con essi del governo Gentiloni/Renzi, che si riuniranno a Taormina in occasione del G7 del 27 Maggio. L’Europa e l’Italia, con l’avallo attivo di Bianco e Crocetta, hanno fatto della Sicilia un luogo di prigionia e di lesione dei diritti universali. Rivendichiamo una Sicilia accogliente e solidale con le sorelle e i fratelli migranti, vittime della miseria provocata dalle politiche dei Paesi occidentali nelle loro terre, spesso condannate alla morte nei drammatici “viaggi della speranza” del Mediterraneo. La Sicilia impoverita e snaturata, trasformata in territorio di rapina incontrastata, ha bisogno di una rottura e di una svolta storica. Dobbiamo salvaguardare la bellezza e la ricchezza del suo paesaggio naturale, del suo patrimonio storico, artistico e culturale, opponendoci a trivellazioni, cementificazioni selvagge, inceneritori e discariche. Contro il trasformismo che, da Cuffaro a Lombardo a Crocetta, ha favorito la continuità degli affari di Confindustria Sicilia e della borghesia mafiosa. Contro il partito della Nazione/Regione. Contro i patti di unità trasversale tra destre, PD, e palude centrista. Contro l’antipolitica del Movimento 5 Stelle interna al pensiero liberista e alle sue ingiustizie sociali, che si maschera di anticasta ma non aggredisce i detentori del potere economico e i veri responsabili delle ingiustizie, lavoriamo per un’altra Sicilia fondata sulla partecipazione, sulla pace, su un’occupazione stabile affrancata dalla precarietà, sui diritti, sui beni comuni, sull’accoglienza. Questa Sicilia è possibile: abbiamo il dovere di realizzarla insieme. Le significative mobilitazioni di questi anni del mondo del lavoro, delle precarie e dei precari, della scuola, dei comitati di lotta nei territori in difesa dei beni comuni, le esperienze di antimafia sociale nelle campagne liberate e nei quartieri delle periferie urbane, così come gli straordinari cortei delle donne per lo sciopero sociale dell’8 marzo, testimoniano una forte volontà di resistenza e di cambiamento. Chiamiamo allora tutte le forze della sinistra sociale e politica, come pure i movimenti di lotta, gli uomini e le donne che hanno a cuore il bene collettivo, alla costruzione, dal basso e con percorsi partecipativi e democratici, di un programma e di una lista antiliberista alternativa al PD e al partito della Nazione/Regione per le elezioni del 5 novembre 2017. Eveline Amari, Milena Angiletti, Rocco Anzaldi, Gilda Arena, Celine Arcidiacono, Agata Bognanni, Angela Bonanno, Anna Bonforte, Samuel Boscarello, Michelangelo Bruno, Enzo Bruno, Antonio Caldarella, Luca Cangemi, Rita Carella, Laura Carlino, Pippo Carrubba, Giovanni Caruso, Irina Cassaro, Gabriele Centineo, Giusy Clarke Vanadia, Claudio Colletti, Antonia Cosentino Leone, Mimmo Cosentino, Sara Costanzo, Fabio Cravotta, Antonio Creazzo, Sara Crescimone, Gino Crimi, Giusy Cristaudo, Barbara Crivelli, Irene Cummaudo, Luciano Daniele, Daniela Cristaldi, Goffredo D’Antona, Salvo D’Antoni, Franco De Grazia, Ada Di Salvo, Anna Di Salvo, Orazio Di Mauro, Gianni Famoso, Tuccio Famoso, Angela Faro, Lucia Falsone, Simona Ferrante, Danilo Festa, Alfio Furnari, Fabio Gaudioso, Marcella Giammusso, Giovanni Strazzulla, Ciccio Giuffrida, Giordana Giuffrida, Salvino Giuffrida, Alessio Grancagnolo, Gabriella Grimaldi, Sebastiano Gulisano, Elio Impellizzeri, Giuseppe Impellizzeri, Pippo Lamartina, Salvo La Rosa, Giuseppe Lauria, Pina La Villa, Isidoro La Spina, Maria Liberti, Irene Litrico, Mariano Lo Faro, Claudio Longhitano, Antonello Longo, Elena Majorana, Tano Malannino, Patrizia Maltese, Mirella Mancuso, Giuseppe Mannino, Giovanni Marletta, Maria Merlini, Maria Vittoria Massa, Giovanni Messina, Giusy Milazzo, Giandomenico Morabito, Gisella Napoli, Serafino Nicolosi, Maria Concetta Pagana, Pietro Pappalardo, Emilio Parisi, Maurizio Parisi, Paolo Parisi, Andrea Pavone, Arturo Pellegrino, Antonio Pioletti, Michele Pistone, Turi Porto, Anna Pugliese, Mario Pugliese, Giuseppe Randello, Fabio Rapisarda, Felice Rappazzo, Maria Cristina Reitano, Antonio Ribaudo, Costantino Rizzotto, Franco Russo, Francesco Russo, Salvatore Scalia, Nunzia Scandurra, Agata Scordino, Salvo Scuderi, Domenico Stimolo, Emanuele Ungheri, Tiziana Scandurra, Giuseppe Secchi, Toti Secchi, Antonio Sciuto, Guglielmo Tanteri, Giuseppe Trovato, Enza Venezia, Lillo Venezia, Franco Vertillo, Lia Zappalà. 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