All News

Enna: Crisafulli e Salerno “rischiano” processo per visite a Cuffaro

salerno e crisafulli

ROMA – In 15 escono dal processo per le visite in carcere a Salvatore Cuffaro. Ad ottenere l’archiviazione da parte del gip di Roma sono stati: Francesco Allegra (avvocato Carmine Lombardo), Antonello Antinoro (ex eurodeputato, avvocato Giuseppe Cencioni), Franco Cardiello, Gloria Cammarata (avvocato Emilio Chiarenza), Salvatore Cascio (deputato regionale, avvocato Vincenzo Castellano), Giampaolo Ciani (avvocato Salvatore Sciullo), Anna Maria De Santis (avvocato Antonietta Carretta), Fausto Desideri, Nino Dina (deputato regionale, avvocato Marcello Montalbano), Salvo Fleres (avvocato Vito Pirrone), Salvatore Iacolino (avvocato Arnaldo Faro), Bruno Mariani (avvocato Carmine Lombardo), Saverio Romano (l’ex ministro è difeso da Raffaele Bonsignore), Antonino Ruvolo (avvocato Lombardo), Simona Vicari (il sottosegretario è difeso dall’avvocato Enrico Sanseverino)

Erano andati tutti in carcere per fare visita a Cuffaro ed erano stati indagati per falso. Politici – nazionali e regionali – professionisti, dirigenti e amici dell’ex governatore siciliano avrebbero fatto carte false per entrare in carcere a Rebibbia. Per coloro che escono dal processo era stato lo stesso pubblico ministero a chiedere l’archiviazione. Tanti altri però rischiano ancora di finire sotto processo. L’udienza preliminare ancora in corso dopo che il procuratore aggiunto di Roma Michele Prestipino e il sostituto Barbara Zuin hanno chiesto il rinvio a giudizio.

I parlamentari in carica, a Roma come a Strasburgo, possono accedere in carcere facendosi accompagnare da un assistente. Assistente che deve dichiarare la sua qualifica in un apposito modulo. In molti si sarebbero spacciati per collaboratori degli onorevoli in modo da evitare l’obbligo di presentare la richiesta di colloquio necessaria per incontrare un detenuto. I politici, infatti, hanno una corsia preferenziale. Hanno il diritto di visitare i carcerati in qualsiasi momento e senza fare neppure la fila.

Ecco chi rischia il processo: Anna Bonfrisco (parlamentare), Filippo Maria Bucalo, Antonio Buonfiglio (parlamentare), Nunzio Cappadona (ex deputato regionale), Giuseppe Castania, Giuseppa Maria Castiglione (parlamentare), Stefano Ciccardini, Vladimiro Mirello Crisafulli, Salvatore Cuffaro (cugino omonimo dell’ex presidente della Regione, ndr), Giuseppe Di Carlo, Francesco Di Chiara, Alessandro Di Paolo, Davide Durante, Renato Farina, Pino Firrarello (parlamentare), Pippo Gianni (ex parlamentare), Cosimo Izzo (parlamentare), Gaetano Mancuso, Calogero Mannino (ex ministro), Antonio Marino, Salvatore Rinaldi, Giuseppe Ruvolo (parlamentare), Antonina Saitta, Cataldo Salerno, Giuseppe Scalia (ex parlamentare), Sebastiano Sanzarello, Gian Maria Sparma (ex assessore regionale), Attilio Tripodi.

Cuffaro finì rinchiuso a Rebibbia il 22 gennaio 2011, quando la Cassazione rese definitiva la condanna per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra. E subito iniziarono le visite.

Fonte: www.livesicilia.it

In alto