Cronaca

Arrestati due giovani incensurati che provano a buttare la droga dal finestrino dell’auto

Coltello e soldi

 

Nella serata di sabato, nell’ambito dell’implementazione dei servizi finalizzati al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti disposti dal Questore della Provincia di Enna, Dr. Antonino Pietro Romeo, gli uomini della Polizia di Stato, nello specifico della Squadra Mobile di Enna – diretta dal V.Q.A. Dr. Gabriele Presti e coordinata dal Commissario Capo Dr. Emanuele Vaccaro – e del Commissariato di P.S. di Piazza Armerina – diretto dal Commissario Capo Dr. Vincenzo Sangiorgio – mentre percorrevano alcune contrade poste alla periferia di Piazza Armerina, in particolare lungo la SP16 Piazza Armerina – Mirabella Imbaccari, notavano il transito di un’autovettura sospetta che procedeva ad alta velocità; gli operatori si ponevano all’inseguimento dell’auto di colore scuro, al fine di procedere al controllo della stessa e degli occupanti. Dopo circa un chilometro di inseguimento a velocità sostenuta, nonostante venisse attirata l’attenzione del conducente suonando il clacson dell’autovettura di servizio, ed esponendo al di fuori dell’abitacolo la paletta in dotazione per intimare l’alt-Polizia, la vettura non arrestava la sua marcia.

Pertanto, azionato il bitonale, i poliziotti si vedevano costretti ad accostare il veicolo sospetto per far si che lo stesso non potesse procedere ulteriormente la marcia. In tale concitata fase, i poliziotti notavano che dal finestrino anteriore destro veniva lanciato un involucro, che andava a finire tra le sterpaglie incolte del margine stradale. Una volta bloccato il veicolo, ad una distanza di circa 100 metri dal punto prima descritto, L. F., classe ’96, veniva notato con il pugno sinistro serrato, ancora seduto sul sedile anteriore destro, mentre V. G., classe ’93, rimaneva al posto guida.

Si procedeva quindi a perquisire i due soggetti sul posto; la perquisizione consentiva immediatamente di recuperare dalla mano sinistra di L.F. della sostanza stupefacente, del tipo marijuana, del peso complessivo di grammi 0,400 circa.

Sulla persona del V.G., invece, veniva rinvenuta la somma contante di € 600,00. Estendendo la perquisizione alla vettura, lungo il fianco del sedile anteriore sinistro, si rinveniva un bastone in legno nella pronta disponibilità del conducente, della lunghezza di cm 75 e del diametro medio di cm 2,5, caratterizzato dalla presenza di numerosi noduli sporgenti, realizzato a seguito di lavorazione a fuoco per garantirne una più lunga durata. Ancora, all’interno del porta oggetti del bracciolo centrale anteriore, si rinveniva un coltello a serramanico della lunghezza di cm 21, con lama da punta e taglio della lunghezza di cm 9,5. Il tutto veniva sottoposto a sequestro, ed il V.G. veniva deferito all’A.G. ai sensi dell’art. 4 L.110/75, per avere portato al seguito, al di fuori della propria abitazione e senza giustificato motivo, il coltello a serramanico ed il bastone in legno sopra citati.

All’arrivo di altro personale giunto in ausilio, risultava possibile portare uno dei due fermati verso il punto in cui era stato notato cadere l’involucro, lanciato dall’interno dell’abitacolo della vettura, fra le sterpaglie. In presenza di L. F. si rinveniva un involucro costituito da una busta in cellophane trasparente contenente, a sua volta, un involucro in alluminio, al cui interno si intravedeva della sostanza vegeta tipo marijuana, del tutto simile a quella rinvenuta nelle mani dello stesso L. F., e già suddivisa in dosi.

Quest’ultimo involucro prontamente recuperato risultava pesare, al lordo della confezione, grammi 98,600 circa.

Sulla base di quanto accertato i due giovani, incensurati, venivano dichiarati in stato di arresto per il reato di concorso nel trasporto e nella detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana, e su disposizione del P.M. Dr. Francesco Augusto RIO, dopo gli adempimenti di rito, venivano posti agli arresti domiciliari presso le loro abitazioni di residenza nel centro di Piazza Armerina.

Il conducente V.G., inoltre, all’esito degli esami di rito, veniva deferito all’A.G. anche per il reato di cui all’art. 187 C.d.S. per essere stato trovato alla guida dell’autovettura in stato di alterazione psicofisica per l’uso di sostanze stupefacenti.

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